Geekissimo

Sempre più scarso l’interesse dei genitori per i videogiochi. E i bambini rimangono da soli

 
Daniele Semeraro (D@di)
14 Novembre 2007
3 commenti
Genitorifigli

Trascorrere un po’ di tempo con i propri figli mentre questi giocano al computer? È una gran perdita di tempo. O almeno questo è quello che pensano moltissimi genitori che hanno risposto a un sondaggio promosso dall’agenzia di stampa Associated Press e da Aol Games, che dimostra in primis come quattro genitori su dieci (il 43 per cento) non si soffermino mai a giocare al computer con i propri bambini e ragazzi. Non è tutto: un altro trenta per cento ammette di trascorrere solamente un’ora a settimana davanti ai videogames dei propri figli.

Se facciamo un rapido calcolo aggregando i due dati scopriamo che circa tre genitori su quattro giocano molto raramente (o mai) con i figli. Tra coloro che s’impegnano un po’ di più, i genitori giovani e i lavoratori part-time o freelance. Risultati, quelli del sondaggio, che fanno davvero riflettere. L’inchiesta – direte voi – è stata svolta negli Stati Uniti e non in Italia. Ma sono pronto a scommettere, purtroppo, che la situazione sia simile anche da noi.


Papà e mamme sempre più impegnati sul lavoro lasciano i figli sempre più soli davanti al computer e davanti alla televisione, con risultati altalenanti, perché è vero che i videogiochi (soprattutto alcuni) possono sviluppare la fantasia dei ragazzi e far loro scaricare un po’ di tensione, ma è anche vero che (soprattutto per i più piccoli) se questi non sono seguiti può scattare l’effetto emulazione. Che dire, allora, di quel bambino che tempo fa si buttò da un palazzo pensando di poter volare come il proprio personaggio dei videogames preferito? Di esempi del genere se ne potrebbero fare tantissimi.

Il fatto vero è che anche se giocare al computer può essere per i genitori una perdita di tempo (e magari anche una difficoltà nel saper utilizzare i giochi), questi dovrebbero a mio parere sforzarsi un po’ di più e passare più tempo con i loro figli, in un’attività che, se fatta bene, può diventare davvero formativa. Come vedete non stiamo – come sarebbe facile fare e come molti fanno – criminalizzando i videogiochi, perché come in tutti gli ambiti della vita l’importante è l’approccio che si ha con le cose. Allora rigiro una domanda ai lettori con figli: come vi comportate con i vostri ragazzi? Gli negate la possibilità di giocare, gli date campo libero oppure cercate di passare del tempo con loro?

Si ringrazia l’utente Emarrific di Flickr per l’immagine
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  • #1Max

    mah…generazioni diverse forse?
    Io credo che quando avrò un figlio la mia futura moglie dovrà limitare le mie richieste del tipo: “piccolo facciamo una partitina?” hihihi…
    Scherzi a parte…Mio padre ha 52 anni e gioca a PC, XBOX e NintendoDS, FPS e strategia in primis e fa pure partite in lan con mio fratello più piccolo (16anni) ma devo ammettere che è un eccezione perchè non ne ho sentiti molti padri dei miei amici che fanno la stessa cosa!

    14 Nov 2007, 10:23 am Rispondi|Quota
  • #2Micheluzzo

    Daniele hai ragione, conosco un sacco di amici con figli che li abbandonano davanti alla play e si fanno i ca… loro. Ci vorrebbe una maggiore attenzione e in generale una maggiore educazione dei figli, che non devono rimanere da soli davanti a computer e televisioni che propinano solo schifo

    14 Nov 2007, 10:47 am Rispondi|Quota
  • #3AndyEwo232

    Io con mio padre fino a 2-3 anni fa ci giocavo e d’estate passavo serate bellissime su Granturismo o Colin McRea,adesso purtroppo non succede più,forse perchè ora sul PC ho solo PES e lui odia il calcio!

    7 Mar 2008, 8:27 pm Rispondi|Quota