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Web 2.0 to Web 3.0: definizioni, bilanci, previsioni e aspettative per il futuro!

 
Ferdinando Toscano
31 Dicembre 2008
5 commenti

web30

Lettori carissimi, oggi è l’ultimo dell’anno. Tiriamo quindi le somme di un piccolo, grande ciclo della nostra vita per ricominciarne un altro, sperando che sia prospero e ricco di soddisfazioni, e che possa portare tante cose belle all’intera società. Auguri, quindi.

Giungiamo però in medias res da subito: parlavo di somme e di cicli della vita non a caso, cari geek. Perché, come avrete già capito, questo è un articolo che si discosta, per toni e temi, dai soliti che ci capita di scrivere qui su Geekissimo, vista proprio la particolarità di questa giornata.

Oggi vorremmo, insieme a voi, fare un resoconto di quello che è stato il tema più toccato da chi vi sta scrivendo qui. Vorremmo parlare di web, in particolar modo focalizzandoci sull’apparente ma imminente evoluzione del web 2.0 verso il web 3.0.

Prima di immergerci nel nostro viaggio, fissiamo dei concetti chiave. Spesso utilizziamo due “sigle” (web 2.0 e web 3.0, ndr) impropriamente, senza neanche accorgercene, e lo facciamo non conoscendo cosa c’è dietro a questi ormai non troppo nuovi appellativi.

In generale, possiamo definire il web 2.0 come web sociale, dove condivisione e facilità d’uso sono temi messi al primo posto dai fautori di questa net evolution. Web 3.0 significa invece altra, nuova internet: grafica 3D, intelligenza artificiale ma dalle “sfaccettature umane”, consultazione del web come grande database e, ancora, introduzione della semanticità, ossia, detto in parole povere, lo sviluppo di sofisticati meccanismi di interrogazione ed elaborazione automatica dei progetti online. (Per questi ultimi concetti, per chi sa l’inglese consiglio questo lungo ma interessante video).


Il trend al quale assistiamo ultimamente, pone in discussione lo stato del web attuale. Seppur tutti i giorni o quasi, pubblichiamo articoli specifici per presentare nuovi servizi web in pieno stile web 2.0, ci si può ben accorgere che siamo più negli accenni di 3.0 che nel pieno dell’era 2.0.

Tempo fa su Geekissimo vi abbiamo parlato di Cooliris. Ebbene, quello era un assaggino del web 3.0. Così come, ad esempio, SearchMonkey. Esempi si, ma vi starete chiedendo: a quando, però, il vero passaggio da web 2.0 a web 3.0?

Qualcuno ha detto che il passaggio è già avvenuto. Altri sostengono, invece, che dovrà ancora avvenire e che sarà lento e graduale. E magari avrà luogo nel 2009!
Previsioni a parte, il web 3.0 avrà bisogno, in ogni caso e inevitabilmente, di agire su un terreno fertile: quello delle connessioni veloci.

Immaginiamoci una bella grafica 3D! Bella si, ma pesante. E che quindi richiede una buona connessione. Si fa presto, però, a dire buona connessione. Connessione buona significa connessione veloce, e connessione veloce significa processo di aggiornamento e ampliamento delle infrastrutture già esistenti. E servirà, inoltre, buona accessibilità da tutti i posti e da ogni computer. Internet nei luoghi pubblici, dunque.

Una buona scommessa che quindi porterà al progresso, anche strutturale oltre che a livello di contenuti. Contenuti che spazieranno in più campi e che assicureranno rese maggiori per l’utente medio, che sarà, nel web 3.0, al pari di tutti gli altri (una delle aspettative del web 3.0 è proprio “stessi poteri per tutti”) e che avrà molte più possibilità di trovare dopo una ricerca, di ricevere supporto dopo una domanda, di scoprire dopo aver consultato, e più in generale, di stupirsi dopo aver utilzzato.

Così come se ne va un anno, in egual modo se ne va un’era informatica, si potrebbe dire. Basta così. Chiudiamo qui la visione futuristica delle cose e stasera, nel nostro brindisi, da bravi geek che ascolteranno questo scherzoso invito, diamo un po’ di spazio al web 3.0.

Perché la visione futuristica e positiva espressa in questo report, possa essere concreta applicazione pratica di quanto predicato da chi vuole bene alla rete. Da chi come noi ama internet, si mette in gioco con essa e lavora, nel suo piccolo e secondo i suoi pensieri, perché possa essere posto migliore, alla portata di tutti, e sicuramente, in ultimo per ordine ma non per importanza, possa essere luogo dove ad essere sul trono saranno possibilità di espressione per tutti e democrazia.

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  • #1yuri

    a quando, però, il vero passaggio da web 2.0 a web 3.0?

    Quando la gente si fiderà del web (geek compresi). Nel senso il vero web 3.0 a mio punto di vista è quando le macchine intese come motori di ricerca/server ci daranno risposte prima di chiederle, difficile, però:

    Ad esempio se io faccio l’accesso in google controllo il centro webmaster e mi scollego è finito tutto li. Se faccio l’accesso in google poi vengo in geekissimo, poi in tip and tricks, poi in punto informatico, poi vado a vedere le google news informatiche, ecc., google tramite cookie ha acquisito informazioni, più di queste informazioni acquisisce più sa cosa vogliono gl’utenti.

    Il giorno dopo mi collego a google, mi saluterà dandomi del lei 🙂 , e mi proporrà tramite Feed RSS le notizie informatiche che voglio sentire, se io cerco “sfondo computer” ad esempio, sa che tipologia d’informazione cerco, i miei gusti riguardo i siti, ecc.

    dunque se non si è lamer che fanno ca**ate che problemi ci sono di privacy? pensate appena che tutti i telefoni possono essere/sono intercettati, echelon vede una monetina (causa terrorismo è tutt’ora funzionante).

    31 Dic 2008, 2:31 pm Rispondi|Quota
  • #2Cheope

    Non mi piacciono le etichette. Ho sempre pensato che chi si perde ad applicare queste definizioni ad un soggetto in continuo divenire come il web, evidentemente non ha niente di meglio da fare.
    Chiamiamolo unopuntozero, duepuntozero, trepuntozero, ennepuntozero…
    La sostanza non cambia. E’ sempre web ed è sempre in evoluzione.

    Ai posteri l’ardua sentenza.

    31 Dic 2008, 2:44 pm Rispondi|Quota
  • #3Alberto Boccaccio

    Qualche giorno fa ho aperto il mio nuovo blog introducendo proprio questo momento di transizione dal web 2.0 al cosidetto 3.0. Nei prossimi post, approfondirò.

    Partendo dal presupposto che il numero di versione non vuole dire proprio nulla dal punto di vista tecnico, ma si tratta solo di un modo per nominare importanti momenti evolutivi del web (pure Medio Evo, o Preistoria, sono comunque definizioni di momenti storici in continua evoluzione), ritengo che oramai si sia decisamente alle soglie di un “upgrade”.
    E forse qualcuno ha già oltrepassato la soglia.

    Upgrade, probabilmente un pochino più limitato di quanto non venga oggi futuristicamente annunciato. Ma i primi sintomi si intravedono.

    Lascerei invece perdere completamente il 3d… credo che il futuro della rete vada esattamente in un’altra direzione… o meglio… il 3d può svilupparsi e crescere in determinate applicazioni, ma sarà una tipologia d’uso delle informazioni, non il modello di rete stessa…

    31 Dic 2008, 3:01 pm Rispondi|Quota
  • #4Prof

    Sinceramente sono un pò scettico riguardo la migrazione del web verso il 3D. Tralasciando l’aspetto, citato intelligentemente nell’articolo, della disponibilità di connessioni veloci, permangono seri dubbi sull’usabilità di un sito 3d. Già ci son dubbi su certe pataccone in flash, con grafica accattivante ma privi di contenuti. Perché non si deve dimenticare che internet è, prima di tutto, uno scambio di informazioni, prevalentemente sotto forma testuale.

    Per quanto riguarda le ricerche semantiche potrebbero portare a sviluppi interessanti, ma dobbiamo fare attenzione ad un grande “bug” di internet: la validazione delle fonti.
    Esempio: un motore di ricerca per le opinioni sul nuovo Windows 7.
    Che accadrebbe se la Microsoft aprisse una serie di blog solo per incensare l’OS? O se Apple ne aprisse con il solo scopo di denigrarlo? I motori di ricerca odierni sono efficaci perché neutri, tocca al navigatore riuscire a separare la spazzatura dai diamanti. Se fosse già tutto selezionato (la “pappa pronta”) non saremmo un pò meno liberi? Va da sé che Internet seguirà cmq la sua strada, fregandosene delle nostre elucubrazioni mentali, ma penso che ancora sia troppo presto per parlare di “upgrade”…

    1 Gen 2009, 6:28 am Rispondi|Quota
  • #5scareface

    un simpatico video del web semantico, anche per chi non ci capisce un tubo
    http://www.youtube.com/watch?v=OGg8A2zfWKg

    1 Gen 2009, 1:32 pm Rispondi|Quota
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