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Microsoft fa causa a TomTom, il vero bersaglio è Linux?

 
Andrea Guida (@naqern)
9 Marzo 2009
8 commenti

Microsoft ha deciso di citare in giudizio TomTom, la celeberrima società olandese produttrice di sistemi di navigazione per automobili, motociclette, palmari e smartphone. Ragione del contendere è la violazione da parte di quest’ultima di 8 brevetti depositati dal gruppo di Redmond, 3 dei quali – ed è questo che ci interessa principalmente – riguardanti l’integrazione del kernel Linux nei prodotti dell’azienda europea.

A quanto pare, a spingere Ballmer e soci verso le vie legali è stata la presenza del supporto per il file system FAT32, ed in particolar modo per il Virtual FAT introdotto in Windows 95 (che, per dirla in parole povere, consente di rinominare i file utilizzando fino a 255 caratteri, anziché gli 11 precedentemente disponibili), nei navigatori del gruppo neerlandese. Una mossa che, associata alla “sparata” di Microsoft risalente a qualche tempo fa, che voleva il mondo del software libero violare oltre 200 brevetti dell’azienda fondata da zio Bill, fa pensare a male, molto a male.


Certo, le parole di Horacio Gutierrez, consigliere generale per la proprietà intellettuale del gruppo statunitense, non dovrebbero lasciare spazio a sospetti: la mamma di Windows non ha niente contro il mondo open source, vuole solo veder rispettati i suoi diritti (attraverso accordi commerciali, come quelli già stipulati con altre aziende che sfrutterebbero gli stessi brevetti oggetto del contendere con TomTom) e, in caso di chiarimento fra le parti, potrebbe anche lasciar perdere avvocati e cause milionarie.

Belle parole, non c’è che dire, ma possiamo fidarci al 100%? Insomma, a pensar male si fa peccato, ma forse è bene riflettere sulla tesi – sostenuta da numerose persone – che vede questa mossa di Microsoft come un’abile stratagemma per bloccare l’integrazione del kernel Linux in svariati prodotti tecnologici a favore di sue soluzioni. Tutto in base a qualche discutibile diritto assicurato dai brevetti 5,579,517, 5,758,352 e 6,256,642.

In fondo, la sezione numero sette della GPLv2, con la clausola “Liberty or Death”, parla abbastanza chiaro: non è possibile ridistribuire il codice sorgente con delle restrizioni. Restrizioni che – guarda caso – si materializzerebbero con la vincita di questa causa da parte di Steve Ballmer e compagnia, la quale inabiliterebbe le aziende interessate ai brevetti a ridistribuire in toto il kernel del sistema del pinguno.

In attesa di saperne di più per dissipare i nostri (ma non solo nostri) provocatori dubbi, non ci rimane che lasciare la parola a voi, carissimi amici.
Categorie: Linux, Microsoft
Tags: brevetti,  Linux,  Microsoft,  News,  tomtom, 
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Commento

  • #1Carlo a.k.a. T

    Ke mossa da parte di Zio Steve!

    9 Mar 2009, 1:15 pm Rispondi|Quota
  • #2EnricoG

    La causa ha 8 punti, e voi sottolineate che vi interessa fare il punto solo su 3 di questi 8.
    Il fatto e’ che state cercando in modo artificioso di spostare l’attenzione solo su un aspetto, mentre la cosa va vista nella sua interezza.
    L’obiettivo di MS non e’ attaccare Linux (vi siete forse dimenticati degli accordi con Novell e RedHat?), ma attaccare un’azienda europea per avere qualcosa in mano nella trattativa con la commissione europea antirust.

    9 Mar 2009, 1:57 pm Rispondi|Quota
  • #3Andrea Guida (Naqern)

    @ EnricoG: sono i 3 che riguardano Linux. Comunque anche la tua osservazione è da prendere seriamente in considerazione. A questo punto MS potrebbe prendere 2 piccioni con una fava!

    ciao

    9 Mar 2009, 3:47 pm Rispondi|Quota
  • #4EnricoG

    Andrea,
    il punto e’ che (secondo me) MS non vuole affatto fare la guerra a Linux con questa causa, del resto lo scrivi anche tu che per quegli stessi brevetti sono gia’ stati fatti accordi con altre case e se TomTom vuole puo’ benissimo chiudere la cosa senza problemi su questo aspetto della causa.
    Quindi non vedo proprio in che modo questa disputa possa risultare in qualche modo “dannosa” per Linux o vantaggiosa per MS nella sua “lotta” contro Linux.
    Anche perche’ TomTom non ridistribuisce mica il sorgente del suo software, anzi! Quindi non vedo proprio come possa stare in piedi la tua tesi dato che non altera di una virgola la politica commerciale di TomTom.

    9 Mar 2009, 4:15 pm Rispondi|Quota
  • #5Andrea Guida (Naqern)

    @ EnricoG: la tesi sull’attacco a Linux non è mia, bensì di molti utenti e qualche professionista dell’ambiente “open”. Ad ogni modo è quello che speriamo tutti, magari domani TomTom si “arrende”, paga quello che deve pagare e finisce tutto a tarallucci e vino senza rischi (quanto concreti sarà solo il tempo a dircelo) per il pinguino. 😉

    ciao

    9 Mar 2009, 5:25 pm Rispondi|Quota
  • #6Ste

    “…vuole solo veder rispettati i suoi diritti”

    E dove erano queste belle parole quando ms monopolizzava il mondo dei pc?

    9 Mar 2009, 7:37 pm Rispondi|Quota
  • #7EnricoG

    Andrea,
    a sentire utenti e professionisti su Vista non si sarebbe potuto neppure riprodurre video fatti in casi o MP3 scaricati dalla rete… insomma dai, mi pare evidente che questa interpretazione che MS stia attaccando TomTom per attaccare Linux e’ tirata per i capelli 😉

    9 Mar 2009, 11:23 pm Rispondi|Quota
  • #8Andrea Guida (Naqern)

    @ EnricoG: sulla questione Vista-Palladium ti do pienamente ragione. Su questa notizia, come ribadito, solo il tempo ci dirà la verità (sperando che finisca tutto nel migliore dei modi per tutti) 😉

    ciao

    10 Mar 2009, 11:07 pm Rispondi|Quota
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