Geekissimo

Yauba: dall’India il primo motore di ricerca anonimo!

 
Ferdinando Toscano
14 Marzo 2009
4 commenti

Yauba

Non raramente, su questo blog, ci è capitato di parlare dei molteplici e delicati aspetti legati alla privacy su internet, argomento molto interessante ma sicuramente difficile da trattare.

Anche oggi vorremmo parlare di questo topic, ma vorremmo farlo in maniera diversa, presentandovi quello che si definisce il primo motore di ricerca anonimo nel mondo: Yauba!

Yauba è un motore di ricerca che, seppur ricco di funzionalità e novità interessanti, promette ai suoi utenti di non registrare alcuna informazione personale, fosse pure involontariamente.


Basta leggere la Policy della Privacy per capire un po’ come ragionano gli sviluppatori del progetto: 9 parole, per dire che semplicemente nessun dato personale verrà conservato nei server del sito.

Questo ottimo search engine è oggettivamente molto completo: basterà digitare una parola per avere i suoi risultati presenti in rete, coadiuvati, tra le altre cose, anche da cinque collegamenti dai blog, cinque dai siti di social news, cinque risorse dalla sezione immagini, ed altrettante, via discorrendo, per quanto concerne video, file .PDF, file .DOC, e social network.

Ultima cosa, che rende questo servizio davvero innovativo, è la possibilità, inoltre, di poter navigare anonimamente nelle pagine trovate dal motore grazie ad un’ottima integrazione con dei proxy, che renderanno più lenta, ma anche più sicura, la nostra navigazione.

Un interessantissimo strumento per gli amanti della privacy, per coloro che credono che questa possa essere una soluzione efficace da adottare per difendere la propria persona da occhi e orecchie indiscreti.

Via | Ziipa

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Commento

  • #1Roberto

    Spero che prossimamente, parlereta anche del “primo e unico motore di ricerca approvato dall’UE”, Ixquick :
    http://eu.ixquick.com/ita/protect_privacy.html

    14 Mar 2009, 2:58 pm Rispondi|Quota
  • #2pegaso

    Interessante come motore di ricerca, ma quello segnalato da Roberto secondo me è strutturato meglio ed è pure in italiano.

    Grazie Roberto 😉

    14 Mar 2009, 7:39 pm Rispondi|Quota
  • #3Sciamano

    Ma la domanda è “che cosa ha la gente da nascondere?”
    che un tecnico google o la polizia postale veda il mio ip o indirizzo di casa non mi frega, mi preoccupo che invece ce chi usa strumenti di anonimato sia il pedofilo o l’hacker che punta a creare problemi.

    15 Mar 2009, 2:24 am Rispondi|Quota
  • #4pegaso

    Non è che tu debba avere qualcosa da nascondere.
    Il fatto è che registrando cosa tu cerchi nell’web e altri dati, possono riempirti di spam e non solo.

    15 Mar 2009, 1:00 pm Rispondi|Quota