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Google annuncia Google Chrome OS

 
Fulvio Minichini
8 Luglio 2009
14 commenti

google-chrome-os

Il 7 Luglio Google ha annunciato con un post sul proprio blog di avere in cantiere Google Chrome OS, ovvero il sistema operativo di casa Google. Diciamo subito che l’annuncio è stato piuttosto vago in merito alle date di rilascio, durante l’anno in corso verrà rilasciato il codice open-source del sistema operativo e per il 2010 dovrebbero essere disponibili i primi dispositivi con Google Chrome OS.

Google Chrome OS si riferisce sia all’architettura x86 che ARM ed è pensato per essere completamente intergrato con il web. Pur non avendo rilasciato alcun dettaglio, Sundar Pichai, l’autore del post, delinea quello che sembrerebbero essere più intenzioni che fatti, ma senza dubbio ottime intenzioni.

Il sistema operativo si riferirà ad un target particolare di utenza, coloro che non saprebbero cosa fare di un computer senza una connessione ad internet. Pichai parla di un kernel Linux con una nuova interfaccia grafica, leggero ed iper-compatibile, in grado di “funzionare semrpe come alla prima accensione”.


Pur riferendosi al mercato desktop, con questo primo anuncio Google Chrome OS da l’impressione di essere stato progettato più per sviluppatori e geek che per la “gente comune” . L’insistenza sulle web-app è chiara, il futuro dell’informatica è a gran voce diretto verso quella direzione e i 270 milioni di utenti di Facebook, la stragrande maggioranza inconsapevole su cosa sia una web-app, ne è la dimostrazione. In ogni caso un evoluzione del mercato così rapida da rispettare la scadenza del 2010 ci sembra un po’ improbabile. Pichai sottolinea la semplicita di sviluppo delle web-app in Google Chrome OS e l’intercompatibilità di queste con qualunque altro sistema operativo.

Del resto Google ed Apple seguono spesso modelli di mercato simili, in questo caso Google potrebbe aver ritenuto più opportuno non andare di fretta, fidelizzare e mettere in condizioni di realizzare una community di sviluppo degna della grande G, per poi approdare alla massa successivamente.

Per ora i dati a disposizione sono pochi e le nostre sono solo illazioni. Quello che è certo è che un sistema operativo di Google, ci rende tutti decisamente curiosi. E voi che ne pensate?

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  • #1AlJolso

    avete letto la mia segnalazione? l’ho inviata a proposito di chrome os un po di tempo fa

    8 Lug 2009, 7:37 pm Rispondi|Quota
  • #2David

    E’ naturale che per Google questo vuol dire soltanto sponsorizzare i suoi servizi online, ritagliarsi una bella fetta di mercato e fare soldi. Molti utenti, soprattutto tra coloro che come me credono nel software libero, nel web e nell’informatica come strumenti di diffusione democratica e partecipativa, hanno accolto la notizia come un trionfo dell’open source e della libera concorrenza. Si sbagliano.

    Google è un colosso della tecnologia che da motore di ricerca, con la sua fresca filosofia e le sue innovazioni, ha fatto moltissima strada e bei soldoni grazie ai suoi servizi online. Naturalmente si è configurato sempre di più come una “grande potenza” e inevitabilmente si è trovata a scontrarsi con quello che per tanti anni è stato il colosso dell’informatica: casa Microsoft. Quest’ultima non poteva tollerare di restare esclusa dai servizi web (si vedano i suoi ultimi tentativi, Bing, Social Network, cloud computing), Google invece da un lato si vede spazio rubato dal re degli OS, dall’altro teme per il suo predominio sul web. E cosa ha insegnato in tanti anni MS? Che sull’utenza media, distratta e pigra, vince chi offre il pacchetto già pronto, quindi per spadroneggiare sul web Google ha bisogno di offrire i suoi servizi anche all’utente meno accorto, come tanti anni fa è stato fatto da IE per battere Netscape durante la Prima guerra dei Browser. In pratica se sul mio computer c’è già un software e io sì e no so a che serve, certo non me ne scaricherò un altro.

    Questo scontro è naturale e prevedibile: sono due colossi monopolisti, che divorano quando possono qualsiasi forma di libera concorrenza. E da un po’ di tempo era facile capire che lo scontro finale sarebbe arrivato: quelle che abbiamo considerato guerre (il tentativo di MS di acquistare Yahoo!, l’ingresso di Chrome nella browser war) altro non erano che l’avvisaglia di quest’ultima mossa da parte di Google. Fin qui tutto normale: è il mercato, così va il mondo. Quel che mi preoccupa è come tanti utenti, convinti sostenitori dell’open source e della libertà informatica, si siano tanto facilmente fatti entusiasmare da Google. Certo, ha il fascino del nuovo, coronato da quest’aria da gigante buono così attento all’open source, ma a ben vedere sembra più una strategia di immagine che altro, e un colosso, un gigante, non può essere buono, perché schiaccia tutto ciò che ha intorno. Per me la funzionalità di un SO web-based viene dopo: il primo nodo è la correttezza, la privacy, la sicurezza, l’attenzione a che un’azienda non fagociti le altre e la concorrenza.

    Google non mi sembra ne sia l’alfiere, chiediamoci magari invece tutte quelle web apps quanto accesso hanno ai nostri dati, pensiamo alle polemiche su Gmail che non rispetta la privacy, a quelle sul contratto d’uso di Google Docs che può fare quel che vuole dei tuoi documenti, al tracking che Google fa sul traffico web (siamo tutti schedati), ai cookies, a Chrome che è uno spyware ambulante e raccoglie dati senza il nostro consenso. E’ questo, la sicurezza degli utenti e i rischi di un nuovo monopolio, che mi fanno paura. Ogni tanto noi sostenitori del software libero ripensiamo anche a quello che Richard Stallman dice delle webapps, terribili nemiche della privacy, ricordiamoci di “The dark side of Google“. E a voi, amanti della libertà e dell’open source, chiedo di pensarci un po’ su.

    8 Lug 2009, 8:10 pm Rispondi|Quota
  • #3Ste

    @ AlJolso:
    Scusa, non ho letto la tua segnalazione, puoi scrivere il link affinchè lo possa leggere?

    8 Lug 2009, 8:14 pm Rispondi|Quota
  • #4Gabriel

    ““funzionare semrpe come alla prima accensione”
    errore di battitura … senmpre

    8 Lug 2009, 9:03 pm Rispondi|Quota
  • #5Pikachu

    Gabriel dice:

    funzionare semrpe come alla prima accensione”
    errore di battitura … senmpre

    Anche tu hai sbagliato 🙂

    8 Lug 2009, 9:55 pm Rispondi|Quota
  • #6Umh…

    Google sta diventando troppo potente, perchè si infila anche in settori che non gli competono? A quando un’automobile gratis che lancia spot tramite satellite?
    A quanto un giusto intervento dell’antitrust?
    Dopo la distro linux di google (perchè di questo alla fine si tratta), tutte le altre non avranno più senso poichè quella di G sarà sicuramente meglio, e praticamente è come se Google si “impossessasse” di linux gratuitamente, per non parlare del MONOPOLIO che ha su tutta internet.

    8 Lug 2009, 11:13 pm Rispondi|Quota
  • #7AlJolso

    @ Ste:
    ho usato il pulsante “segnala” del sito, ieri o l’altroieri, magari potevano citarmi 😀

    8 Lug 2009, 11:33 pm Rispondi|Quota
  • #8Gabriel

    @ Pikachu:
    cavolo sono mongoloide … sempre … non è difficile (lo sapevo che mi sarei sputtanato xD )
    @ Umh
    Linux è Open Source … può impossessarsene (quante “s” in questa parola … non ci capisco un cavolo, forse perché non dormo da tanto) … e comunque le distro Linux sono poco … quelle tante sono le GNU/Linux

    8 Lug 2009, 11:46 pm Rispondi|Quota
  • #9murray

    Umh… dice:

    Google sta diventando troppo potente, perchè si infila anche in settori che non gli competono? A quando un’automobile gratis che lancia spot tramite satellite?

    A quanto un giusto intervento dell’antitrust?

    Dopo la distro linux di google (perchè di questo alla fine si tratta), tutte le altre non avranno più senso poichè quella di G sarà sicuramente meglio, e praticamente è come se Google si “impossessasse” di linux gratuitamente, per non parlare del MONOPOLIO che ha su tutta internet.

    …..inquietante….. =_=”

    9 Lug 2009, 12:47 am Rispondi|Quota
  • #10Dario

    FORZA LINUX adesso abbiamo un marchio alle spalle che riuscirà a smuovere quel 90% di gente pigra/sospettosa del modello opensource. Mancava solo il Marketing a Linux…. Spero solo che Google farà entrare in testa alla gente che si tratta sopratutto di LINUX, non solo di BigG. E c’è da dire anche FORZA GNU, anche se il progetto gnu subirà delle perdite dopo questo annuncio. L’importante è che finisca al più presto l’epoca del closed. Adesso per Ballamer sono cazz amari…

    9 Lug 2009, 12:48 am Rispondi|Quota
  • #11Giorgio

    @ AlJolso:
    Anche io per qualche articolo l’avevo segnalato, ma mai alcuna citazione… mah… zero riconoscimento per gli user in gamba…

    9 Lug 2009, 8:35 am Rispondi|Quota
  • #12Fulvio Minichini

    @AlJolso @Giorgio La vostra segnalazione è arrivata e vi ringraziamo di averla fatta, ma il servizio di segnalazioni chiaramente riceve più di una segnalazione e nel caso di news così buzzate ne riceve parecchie; identificare tutti gli utenti e citarli provocherebbe l’improduttività del blog e l’illegibilità dei post, sempre pieni di liste.

    Grazie del contributo 🙂

    9 Lug 2009, 12:01 pm Rispondi|Quota
  • #13dav

    @ David:
    che ci siano più imprese (Chrome OS=+1) a contendersi il mercato dei sistemi operativi non mi sembra affatto un male!

    Inoltre SE il rilascio sarà con codice aperto, il successo di Chrome OS sarà un successo della libertà (e del kernel linux) che potenzialmete spingerà molti ad abbandonare l’attuale monopolista di fatto verso l’opensource.

    Per questo io come molti sostenitori dell’opensource hanno accolto con entusiasmo la notizia!!

    Infine gli investimenti necessari per tali progetti INEVITABILMENTE coinvolgono “giganti”.

    D’altra parte diresti che la Red Hat è il male perchè vende i suoi prodotti?
    Concordo, in parte, sulla politica anti privacy di Google (assolutamente da contrastare), ma saranno le pressioni degli utenti a doversi far sentire (vedi licenza di Chrome)
    Ciao

    10 Lug 2009, 12:23 am Rispondi|Quota
  • #14gabriele

    IMHO vedo due problemi:

    1 – la connettività ad Internet non è ancora così universalmente raggiungibile e quindi, senza applicazioni installabili, il device risulterebbe inutilizzabile fuori rete;

    2 – rispetto ad Android che gira sugli smart-phone ed quindi in un contesto nel quale gli utenti sono meno legati a schemi, questo OS dovrebbe girare su un netbook e l’impatto culturale sarà più sconcertante: forse molti vorranno tornare alla vecchia ciofeca di windows 🙂

    10 Lug 2009, 11:53 pm Rispondi|Quota
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