Geekissimo

Apple prepara la versione browser di iTunes

 
Fulvio Minichini
8 Gennaio 2010
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Apple con iTunes Store non ha solo messo su un market per canzoni, applicaizoni, film, libri, ma ha inventato un nuovo metodo di monetizzazione per i servizi informatici. Il modello di App Store con i suoi micropagamenti e la sua scalabilità si sta affermando in sempre più campi e probabilmente finirà per condizionare ancora di più la new economy.

Il successo di iTunes Store non serve ridiscuterlo, solo le sue app raggiungono i 3 miliardi di download e i brani scaricati sono inenumerati, ma tutto questo successo, paradossalmente, ha sempre sofferto un ostacolo tanto banale quanto castrante: l’assenza di una versione per browser.

Gli utenti non Apple devono scaricare volontariamente un’applicazione per accedere ad iTunes Store e soprattutto devono consapevolmente decidere di utilizzarla. Il modello di engagement funziona per gli utenti Mac che utilizzano iTunes per gestire parte dei propri contenuti multimediali e che prima o poi finiranno nel tunnel di iTunes Store.


Per utenti Windows la storia è diversa non essendo iTunes preinstallato e non essendo, ovviamente, ben integrato con il sistema operativo come lo è con Mac OS X. Ultimo ostacolo, ma non meno importante, gli utenti Linux, che semplicemente non hanno una versione da installare.

Diventare un portale web per iTunes Store significherà aprire le porte ad un numero di utenti finora irragiungibile per Apple. Se gli utenti generici della rete dovessero rispondere con la metà dello zelo che gli utenti possessori di hardware Apple (Mac, iPod, iPhone, etc.), staremo per assistere ad uno dei più grandi successi economici della new economy.

La velocità e l’intensità di questa crescita sono in parte nelle mani dei crawler di Google. Sul web si gioca con le regole di Google e se si vuole fare in modo che Mario Rossi cercando l’ultimo live dei Pink Floyd abbia fra i primi link nella SERP quello di iTunes Store (magari subito dopo il video su YouTube), bisogna giocare secondo le regole della grande G sperando che non cambino per l’occasione, data la crescente concorrenza dra i due colossi.

Se volete dare un primo assaggio eccovi uno esempio di iTunes Preview.

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