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Anonymous ricorda il 5 novembre ed attacca PayPal, Symantec e altri

 
Martina Oliva
6 Novembre 2012
4 commenti

Anonymous 5 novembre Operazione vendetta

Ieri è stata la giornata dedicata al rivoluzionario mascherato Guy Fawkes che, appunto, alla mezzanotte del 5 novembre del lontano 1605 venne arrestato da un gruppo di uomini armati mentre era intento a mettere in atto l’esplosione della Camera dei Lord.

Si tratta di una storia decisamente lontana nel tempo e da quelle che sono le ben più moderne vicende tuttavia essendo Guy Fawkes una sorta di “santo protettore” e di “musa ispiratrice” per Anonymus, il gruppo di hacker hacktivisti, c’è ben poco da stupirsi del fatto che nel corso della giornata di ieri sia stata messa in atto una vera e propria campagna di attacchi volti ad onorare la memoria dell’ex rivoluzionario.

Trattasi di quella che ha preso il nome di Operazione Vendetta e durante la quale, appunto, Anonymous ha messo in atto diverse azioni dimostrative sul web passando dal defacing di numerosi siti internet sino ad arrivare a veri e propri attacchi hacker per poi chiudere il tutto in bella pubblicando online parte del database di alcune aziende private e di diversi servizi online.

I bersagli colpiti dall’Operazione Vendetta di Anonymous sono stati i più disparati come nel caso del sito ufficiale del governo australiano, il sito web della NBC e della star del pop Lady Gaga.

Anche le infrastrutture di PayPal, la celebre piattaforma di micropagamenti, sono state colpite dalla Vendetta di Anonymous.

L’operazione ha fatto si che venisse riversato online un documento di 5 pagine contenente quasi 30 mila account.

Al momento, comunque, mancano ancora le prove fondate che andrebbero a confermare il furto dei dati personali ed il capo della divisione public relations di PayPal è subito intervenuto pubblicamente smentendo le dichiarazioni di Anonymous.

Anche Symantec, a quanto pare, si è ritrovata a dover fare i conti con il collettivo con tanto di defacing e pubblicazione su Pastebin, così come di consueto, dei dati personali, tra cui indirizzi, account di posta elettronica, password etc., di circa 1000 impiegati.

Unitmente a PayPal, a Symantec e ai vari altri attacchi portati a segno Anonymous ha scagliato la sua Operazione Vendetta anche contro il famoso database di immagini ImageShack.

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Commento

  • #1rico

    I parenti poveri di Wikileaks…
    Se solo mandassero in palla i server governativi (suffisso .gov) sarebbero già più credibili.

    6 Nov 2012, 11:22 am Rispondi|Quota
  • #2Silver D

    Oh, interessante, e a che pro questa carneficina informatica? :

    6 Nov 2012, 4:12 pm Rispondi|Quota
  • #3Ted

    Ma io non capisco perchè questi facciano così. Ma l’etica dell’hacker non prevede che non debbano danneggiare nessuno? Se pubblicano i dati paypal dei singoli poveri utenti ci vanno di mezzo un sacco di persone che non c’entrano niente…
    Perchè non se la prendono con i server governativi come dice rico?

    7 Nov 2012, 9:28 am Rispondi|Quota
    • #4mic

      E perché, i siti governativi non rappresentano tutti noi?

      7 Nov 2012, 8:00 pm Rispondi|Quota