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Waze, per la polizia è un pericolo

 
Martina Oliva
29 Gennaio 2015
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Waze, il navigatore in salsa social acquisito da Google a giungo del 2013, permette agli utenti di condividere informazioni con il resto della community per migliorare la qualità delle mappe e per fornire aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni del traffico. Tra le varie funzionalità offerte ve ne è anche una che consente di conoscere la posizione geografica della polizia.

Immagine che mostra il logo di Wade e quello di Google Maps

A quanto pare la feature in questione non piace affatto agli agenti di polizia statunitensi e la dimostrazione più evidente di ciò sta nel fatto che le forze dell’ordine a stelle e strisce ne hanno recentemente richiesto la rimozione.

A motivare la richiesta fatta dalla polizia USA vi è il fatto che la feature mediante cui conoscere la posizione geografica della polizia annessa a Waze potrebbe essere sfruttata da eventuali malintenzionati con fini violenti mettendo dunque a rischio l’incolumità degli agenti. Nel comunicato diffuso da Associated Press Waze viene infatti definita senza se e senza ma come una “stalker app”.

La community di poliziotti deve unirsi per spingere il proprietario, Google, ad agire in modo responsabile e rimuovere la funzionalità dall’applicazione, senza contenziosi o procedimenti legali.

Per il momento da parte di Google non è ancora giunta alcuna comunicazione in tal senso ma non è poi così difficile immaginare che il gruppo di Mountain View non sceglierà di rimuovere la funzionalità incriminata se non obbligata da un esplicito provvedimento.

Senza entrare nel merito della legittimità della richiesta delle forze dell’ordine statunitensi vi è tuttavia da considerare il fatto che una feature quale quella offerta da Waze può essere un ottimo deterrente per coloro che senza ottenere informazioni in tal senso non rispetterebbero eventuali limiti di velocità.

Via | The Next Web

Categorie: Google, Mappe, News
Tags: Google,  polizia,  Stati Uniti,  Waze, 
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