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Aste online e controllo preventivo sugli oggetti. eBay a rischio chiusura?

 
Daniele Semeraro (D@di)
28 Novembre 2007
9 commenti
Tiffany

eBay dovrebbe effettuare una sorta di controllo preventivo sugli oggetti per la cui vendita fa da tramite? La domanda mi viene in mente leggendo un articolo uscito ieri sul New York Times che riferisce di una lunga battaglia legale tra la Tiffany & Company e eBay. Motivo del contendere, i troppi falsi che secondo la casa di gioielli verrebbero proposti sul principale sito di aste online senza che questo faccia nulla per combattere il problema.

eBay, è importante dirlo, si è sempre limitato a fare da tramite tra venditore e compratore, niente più. Solo pochissime volte aveva vietato la vendita o aveva esercitato un controllo prevendivo; una di queste, per fare un esempio, è la vendita dell’avorio, bloccata circa un anno fa. Se, però, Tiffany vincesse la causa, questo potrebbe creare un enorme precedente giudiziario e il modello di business che sta alla base di eBay sarebbe in forte rischio: per l’azienda controllare tutti gli oggetti sarebbe, oltre che difficile, anche molto costoso. Basti pensare ai 248 milioni di utenti registrati in tutto il mondo e i circa 102 milioni di oggetti in media in vendita contemporaneamente.


“Come mercato di scambio – spiega Hani Durzy, portavoce di eBay – non entriamo mai in possesso dei beni venduti sul sito, per questo sarebbe impossibile per noi controllare l’autenticità di un oggetto”. L’accusa, però, non è d’accordo, sottolineando che eBay non si limita certamente a fare solo da punto di collegamento tra compratore e venditore, ma intasca anche una percentuale sulla vendita. Per questo deve anche assumersi la responsabilità degli oggetti che propone. La battaglia legale è iniziata nel 2004: secondo l’accusa oltre il 70 per cento dei gioielli Tiffany venduti online sono falsi.

Ha ragione eBay a volersi tenere fuori da un controllo preventivo sugli oggetti? O ha ragione Tiffany a volere che tutti i gioielli che portano il proprio marchio e che sono venduti sul sito di aste online siano autentici? Come sempre non è facile dare una risposta, e anche i diversi commentatori sono divisi. Tra l’altro dobbiamo registrare che da tempo altre importanti case di moda, come Louis Vitton, scoraggiano gli utenti ad acquistare via aste online: sembra infatti che proprio a causa del mancato e difficile controllo queste siano il territorio prediletto dei truffatori. Che ne pensate del controllo preventivo? Cosa si potrebbe fare secondo voi? Avete mai evitato di acquistare qualcosa online perché non eravate sicuri della sua originalità?

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  • #1Riccardo

    Mah, la questione è complessa: per fare un paragone stupido, è come se la polizia arrestasse i gestori degli stabilimenti balneari perché lasciano entrare gli extracomunitari in spiaggia a vendere merce contraffatta.
    Certamente Ebay dovrebbe dare tutto il contributo possibile alle forze dell’ordine che indagano su queste truffe, ma da qui ad obbligare di filtrare e controllare gli annunci ce ne passa; sarebbe una missione persa in partenza.

    Ciao,
    Ricca

    28 Nov 2007, 9:34 am Rispondi|Quota
  • #2Sanghino

    Fare una verifica su tutti gli oggetti messi in vendita sarebbe un lavoro enorme. Io penso che per iniziare potrebbero iniziare facendo delle verifiche su certe categorie di oggetti. Nel caso “gioielli” potrebbe essere una di quelle. Il venditore potrebbe spedire ad eBay la merce, il compratore i soldi. Vengono fatte le dovute verifiche ed eBay pensa a scambiare i beni. Nel caso invece che il gioiello risulti falso, eBay segnala alle autorità.

    Una cosa che mi sfugge è per esempio se esiste una sorta di copyright sul design dei gioielli, nel senso che ci potrebbe essere il caso di gioiello con materiale conforme ma non prodotto dalla gioielleria originaria, un falso autentico insomma. Oppure potrebbe presentarsi il caso in cui un rubino è solo un pezzo di vetro … un falso vero. In entrambi i casi l’oggetto potrebbe anche essere vendibile dichiarando esplicitamente che si tratta di copia o anche di fac-simile/bigiotteria.

    Ciao

    28 Nov 2007, 9:52 am Rispondi|Quota
  • #3Manuel

    che rottura i ma®©hi registrati e le firme!al rogo w il falso ahuuhauha

    28 Nov 2007, 10:34 am Rispondi|Quota
  • #4TV GRATIS.net

    Per eBay è impossibile controllare ovviamente tutti gli oggetti uno per uno, cmq penso che il rischio di chiusura di ebay sia improponibile. chi compra su internet sa che c’è un rischio soprattutto per chi compra su ebay. E’ importante comprere solo da persone 100% affidabili

    28 Nov 2007, 4:46 pm Rispondi|Quota
  • #5Faycop

    Secondo me le gioiellerie o comunque marche che producono articoli molto costosi dovrebbero rilasciare un marchio di autenticità (magari contrassegnata con un codice ed individuabile) ed ebay ne debba volerne il codice per confermarne l’autenticità..
    servirebbe un database…e torneremmo alla questo riporta alla questione “operazione costosa” e aimè, uno dei due deve rimetterci per forza 🙁

    28 Nov 2007, 11:41 pm Rispondi|Quota
  • #6Daniele Penna

    eBay già al momento limita l'inserimento di molti articoli di famosi brand attuando però dei controlli fatti non tanto sui prodotti, ma quanto sulla serietà dei venditori stessi. E' un problema che hanno spesso i nuovi venditori che seguono i mie corsi gratuiti per imparare a vendere e dopo vogliono sfruttare il nostro Drop Shipping di oggetti di marca, e capita molto spesso che se il venditore è nuovo, non ha molti feedback, ha un account relativamente giovane, viene immediamente bloccato e gli vengono richiesti una serie di documenti a dimostrazione dell'originalità dei prodotti. Ormai per chi vende professionalemente è normale routine, comunque ebay non è perfetto, anzi ha falle che spesso e volentieri creano passaggi per truffe belle e buone.

    E' dell anno scorso un "buco" di centinaia di migliaia di euro di uno dei più grandi venditori europei che vendeva quotidianamente migliaia di articoli tra plasma, telecamenre, notebook, ecc… dopo anni di attività e decine di migliaia di feedback positivi … "puf" scomparso nel nulla, incassando i soldi del venduto delle ultime settimane e scomparendo totalemente… se n'è sentito parlare poco perchè ebay ha tentato di arginare il danno, ma questo ci dimostra che qualunqne saranno le restrizioni o i controlli che potranno imporre, non si sarà mai al sicuro online… come offline

    29 Nov 2007, 3:43 am Rispondi|Quota
  • #7Francesco

    Ebay sarebbe anche utile, ma purtroppo è piena di furbastri e truffe.

    29 Nov 2007, 12:46 pm Rispondi|Quota
  • #8darkred

    Ebay lo vedo molto utile come collettore tra domanda e offerta, ma preferibilmente tra utente privati.

    Le aziende che vendono on line attraverso ebay sono un’anomalia del principio di riconoscibilità di un esercizio commerciale, un sito dedicato alla vendita on line con maggiore riconoscibilità e PIVA dovrebbero essere più facilmente perseguibili nel caso di truffe o oggetti falsi.

    In fondo se si fanno da tramite commerciale, percepiscono dei soldi, beh che si prendano l’impegno di verificare alcuni prodotti, magari con soglie di prezzo o tipologie specifiche.

    bye

    28 Dic 2007, 12:21 am Rispondi|Quota
  • #9Valentino Rioni

    eBay? Un ritrovo per furbetti di quartiere.

    3 Feb 2009, 4:10 pm Rispondi|Quota