Da Yahoo! fumata nera, Microsoft rilancia?
Un’offerta troppo bassa e che mira a una fusione troppo a rischio antitrust. Questa la posizione ufficiale, secondo il Wall Street Journal, che Yahoo! avrebbe deciso di adottare, respingendo cosi l’offerta da oltre 40 miliardi di dollari lanciata da Microsoft. Le conferme ufficiali mancano, visto che tutti all’interno di Yahoo si è limitano a dire che “il cda sta ancora valutando la proposta”, ma secondo il Wall Street Journal una lettera con la risposta “no” verrà spedita a Redmond già lunedì.
A scegliere la strada del rifiuto sarebbe stato un motivo prettamente economico, con un’offerta che “sottovaluta fortemente” il valore di Yahoo!, ma anche il fatto che Microsoft non avrebbe valutato a dovere il rischio che la fusione potrebbe essere ostacolata dalle autorità antitrust. L’operazione, per Microsoft, si sta dunque complicando. Nei giorni scorsi Yahoo! aveva fatto sapere che avrebbe preso in considerazione sia l’offerta di Microsoft – il cui valore nel frattempo è sceso da 44,6 a 41,8 miliardi – sia strade alternative, senza escludere la possibilità di restare indipendente. Google, sembra il partner più naturale per Yahoo.
Secondo il Wall Street Journal fra le opzioni discusse dagli amministratori di Yahoo! figura quella di abbandonare l’attuale sistema che collega a ciascuna ricerca varie pubblicità, e che sta generando meno entrate rispetto alla concorrenza. Yahoo! potrebbe stringere un patto con Google utilizzandone in outsourcing il sistema di diffusione della pubblicità, in cambio di una fetta consistente delle entrate. Un’alleanza – secondo il WSJ – che aumenterebbe il flusso di cassa di Yahoo!, dandole maggiore libertà di manovra contro l’offensiva di Microsoft. Anche questa soluzione, però, non sarebbe quasi certamente vista di buon occhio dalle autorità antitrust di mezzo mondo, data la grossa fetta condivisa da Yahoo! e Google nel loro mercato pubblicitario e delle ricerche sul web. Lo stesso quotidiano di New York rileva che, discutendo questa opzione con i membri del board riuniti in teleconferenza, l’amministratore delegato di Yahoo! Jerry Yang non l’ha presentata come la strada principale.
Molti analisti restano scettici sulla possibilità di resistere all’abbraccio di Microsoft, anche nel caso di un’alleanza con Google. E rimproverano a Yang e ai suoi uomini di non essersi mossi prima per rafforzare Yahoo!. Nelle sue condizioni iniziali, prima che il valore delle azioni Microsoft scendesse anche a causa dell’offerta, il gruppo di Bill Gates offriva infatti 31 dollari per ogni azione Yahoo!: un premio consistente rispetto ai 29 dollari della chiusura di ieri, che rischia di vanificare gli sforzi di Yang e soci.
Le strategie di Yahoo! discusse venerdì sera, quindi, potrebbero essere volte anche a come valorizzare il più possibile il gruppo, strappando a Microsoft un prezzo il più alto possibile: secondo gli analisti si potrebbe arrivare fino a quota 34-37 dollari. Magari proprio con la minaccia di un’alleanza in grado di mettere i bastoni fra le ruote a bigM. Inoltre contro Microsoft, del resto, ci sono proprio le scommesse degli investitori su un rialzo dell’offerta di Microsoft, che hanno spinto le azioni Yahoo! fino a 29,22 dollari. Un valore superiore ai 29 dollari offerti da Bill Gates, e che potrebbe costringere il gruppo di Windows a rilanciare con una nuova offerta più alta.