Le patch funzioneranno come vaccini, parola di Microsoft
Il computer è stato da sempre paragonato a un essere umano. In fine dei conti il "funzionamento" è simile, c’è qualcuno che gl insegna cosa fare e come fare. Quindi non c’è da stupirsi se per favorire la diffusione delle patch si stiano studiando soluzioni che prendono spunto dalle soluzioni umane, mi riferisco ai vaccini.
Il concetto è semplice, inoculare il virus benigno nelle macchine alla stessa velocità con cui si propaga l’infezione. Secondo la rivista New Scientist questa soluzione è allo studio di Microsoft. econdo gli sviluppatori del progetto, questa sorta di epidemia buona dovrebbe favorire la diffusione delle patch, un contagio via peer to peer.
Feliciano Intini, esperto di sicurezza per Microsoft Italia spiega che è abitudine degli utenti attivare gli aggiornamenti automatici, in questo modo si raggiunge un ottimo bacino d’utenza ma si stanno cercando soluzioni alternative che permettano la diffusione ad un maggior numero di utenti possibile.
Quindi non un meccanismo di diffusione centrale, server-computer, bensì un modo per far partecipare tutti gli utenti alla distribuzione degli aggiornamenti. Intini conclude dicendo che comunque questo è ancora un progetto allo studio dei ricercatori Microsoft, ma che ritengono di essere già a buon punto.