Può esistere davvero un’allergia al Wi-Fi?

L’inchiesta di Paul Kenyon (Bbc) “Wi-Fi segnale d’allarme”, trasmessa in Italia da Report (Rai Tre) qualche settimana fa (parte 1, parte 2, parte 3) ha riacceso le polemiche sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche prodotte dai router Wi-Fi, dividendo la comunità scientifica, come già accaduto con la telefonia cellulare, in apocalittici e integrati. Ebbene, c’è addirittura chi va oltre, spiegando di essere “allergico” all’inquinamento elettromagnetico.

È accaduto a Santa Fe, in New Mexico, dove un gruppo di utenti autodefinitosi “altamente sensitivi” ha chiesto che il Wi-Fi venga bandito in tutti i luoghi pubblici. C’è chi sente un forte mal di testa quando si trova in un punto pieno di radiazioni, chi sente male al petto, chi soffre di tremore alle gambe. Fatto sta che queste persone spesso non riescono ad entrare in luoghi chiusi perché si sentono subito male. E forse questo vorrà dire qualcosa sulla pericolosità o meno degli apparecchi che forniscono internet senza fili.


Di certo – pensiamo in molti – se gli apparecchi Wi-Fi sono stati messi in commercio significa che hanno superato diversi test che hanno dato loro una certa affidabilità dal punto di vista della salute. Però, un po’ come per i telefoni cellulari, il dubbio ci viene: i router Wi-Fi trasmettono onde radio ad alta intensità. Faranno male o non faranno male? Per adesso non ci resta che aspettare i risultati dei primi studi scientifici che arriveranno fra qualche anno. Mentre l’Istituto Superiore di Sanità dice “che non c’è alcuna pericolosità ma bisogna continuare a monitorare la situazione”; per il Cnr “bisogna adottare il principio di cautela perché se ne sa troppo poco”.

E c’è già chi, dopo aver visto il documentario su Rai Tre, si sta rivolgendo alle compagnie telefoniche o a commercianti di prodotti d’informatica per eliminare il Wi-Fi dalla propria casa e ristabilire il vecchio (e ormai quasi “antiquato”) cavo di rete. Che poi, tra l’altro, se lo eliminiamo da casa nostra il problema non cambia: se abitate in un “normale” palazzo in una città, provate a fare una ricerca delle reti wireless: ormai se ne trovano a decine. Che ne pensate? Avete mai affrontato l’argomento, in famiglia o con i vostri amici/colleghi?

Si ringrazia l’utente Laughing Squid di Flickr per l’immagine
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