Twitter sta morendo?

Ieri come forse saprete Steve Jobs ha tenuto il Keynote WWDC ’08, un evento di Live Blogging che la Apple propone periodicamente per presentare nuovi prodotti e news e che potete seguire su TheAppleLounge. Come sempre in questi casi la blogosfera internazionale si è mobilitata per fornire le ultime notizie e gli aggiornamenti in diretta. Il servizio preferito per questo tipo di informazione rapida ed immediata è, manco a dirlo, Twitter.

E questo Keynote si presentava per Twitter quasi come un esame, un esame al quale era già stato rimandato più volte, e che purtroppo non ha avuto esiti differenti dai precedenti.
I problemi che affliggono Twitter sono ormai arcinoti: non c’è un giorno in cui su TechCrunch non appaia un articolo che parla dei down di Twitter, sono nati addirittura servizi come IsTwitterDown che ironizzano sulla situazione e rispondono alla fatidica domanda “Twitter è Down?”.


Inizialmente qualcuno ipotizzò che quella adottata da Twitter fosse una strategia per far parlare di se, una sorta di “Non importa come se ne parli, l’importante è che se ne parli“, ma possiamo dire quasi con assoluta certezza che così non è, vista la frequenza con cui si presentano questi problemi.
Allora che fare? si sono per così dire “divisi” due schieramenti.

Il primo è fiducioso che la situazione migliori e fa fronte alle carenze di Twitter affidandosi a servizi come Twiddict (What were you trying to tell Twitter?) , in grado di salvare i tweet durante i down di Twitter salvo poi pubblicarli quando il servizio torna Up, e chi invece si è deciso, nonostante le “difficoltà” e gli svantaggi, a migrare verso altre spiagge come Plurk, FriendFeed o Pownce.
E’ presto parlare di morte per Twitter, ma qualcuno già lo fa. E voi che ne pensate?

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