Di chi sono i diritti dei documenti conservati sui servizi di Office on-line?
Di chi sono i diritti dei documenti conservati sui servizi di Office on-line? Questa la spinosa questione che moltissime persone – utenti di questa nuova tipologia di servizi per la creazione e la conservazione di documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni sul web – si pongono ormai da diverso tempo.
Ebbene, oggi, noi di Geekissimo vogliamo fare un po’ di chiarezza sulla materia, insieme a voi, scoprendo quelle che sono le più importanti clausole contenute a riguardo nei termini di utilizzo dei più noti servizi di Office on-line: Google Docs, Zoho ed Acrobat.
Il primo servizio che andiamo ad analizzare è (ovviamente) quello più famoso ed utilizzato: Google Docs, che – anche se per molti non rappresenterà una grossa sorpresa – non si dimostra molto democratico o rispettoso del diritto d’autore di chi crea/conserva i documenti sui suoi server. Ecco i termini del servizio più interessanti a riguardo:
- Il copyright è dell’utente, ma è concessa a Google una licenza globale, priva di royalty e non esclusiva per riprodurre, adattare, modificare, tradurre, pubblicare o distribuire tutti i documenti conservati sul suo noto servizio di Office on-line.
- Google può chiudere il servizio in qualsiasi momento, senza avvertimenti e senza alcun obbligo circa la conservazione dei file presenti sui suoi server.
- Google si riserva il diritto di filtrare e/o rimuovere i contenuti.
- Google può inserire pubblicità dove e come vuole.
- I documenti cancellati, sono conservati per tre settimane sui server di “big G”.
Passando all’ottima suite di Office online Zoho, possiamo invece trovare qualche clausola che favorisce di più il povero utente finale:
- Senza un permesso specificato dall’utente, AdventNet (la società che è dietro Zoho) non ha il diritto di usare, riprodurre, adattare, modificare, pubblicare o distribuire i documenti conservati sui suoi server.
- Zoho può bloccare/rimuovere solo i contenuti che infrangono le leggi o il copyright.
- Zoho può chiudere gli account, come e quando vuole.
- I documenti cancellati, possono rimanere sui server di Zoho per un periodo di tempo imprecisato.
Infine, ecco il “giovanotto” Acrobat, servizio di Office online fornito da casa Adobe. Anche qui, ahinoi, i termini del servizio non sono molto amichevoli nei confronti di chi lo utilizza per creare/conservare i suoi documenti sul web:
- Adobe può chiudere il servizio in qualsiasi momento, senza avvertimenti e senza alcun obbligo circa la conservazione dei file presenti sui suoi server.
- E’ possibile reclamare la proprietà intellettuale dei propri documenti, ma, utilizzando il servizio Acrobat, si concede ad Adobe una licenza non esclusiva, globale, perpetua e senza royalty, per copiare, distribuire, trasmettere, pubblicare e riformattare i documenti.
- Adobe può leggere il contenuto dei documenti conservati sui suoi server, per questioni legali o tecniche.
Insomma, leggendo queste clausole – che, per utilizzare tali servizi, bisogna accettare per forza – di chi sono i diritti dei documenti conservati sui servizi di Office on-line è abbastanza chiaro… anche se non rispetta gli auspici di molti di noi!
Via | Web Worker Daily