Indicizzazione, ci serve davvero?

Ammettiamolo: prima che saltasse fuori il discusso sistema operativo Windows Vista, erano davvero pochi gli utenti che sentivano la necessità di veder indicizzati i file conservati sul proprio computer. Anzi, per essere del tutto realistici, la maggior parte dell’utenza comune non sapeva nemmeno cosa significasse il termine indicizzazione, riferito alla creazione di un database per una ricerca veloce dei contenuti.

Ed allora, visto che tale funzionalità – in Windows Vista, così come in altri sistemi, tipo Ubuntu Linux – si accaparra un discreto quantitativo di memoria RAM e CPU (non sempre, come erroneamente riportano molte fonti, ma nemmeno così di rado), e non tutti possiamo permetterci una gestione con la manica larga delle risorse hardware a disposizione della nostra macchina, ci serve davvero l’indicizzazione?

In attesa di conoscere le vostre risposte, vi illustriamo le procedure necessarie a disabilitare l’indicizzazione in Windows Vista ed Ubuntu Linux:


In Windows Vista

  1. Recarsi nel menu Start;
  2. Digitare services.msc e premere il tasto Invio;
  3. Fare doppio click sulla voce relativa al servizio Windows Search (o Ricerca di Windows) ed impostarlo su Disabilitato.

In Ubuntu Linux

  1. Recarsi nel menu Sistema > Preferenze > Ricerca e Indicizzazione;
  2. Togliere il segno di spunta dalla voce Abilitare l’indicizzazione;
  3. Togliere il segno di spunta dalla voce Abilitare il controllo;

Entrambe le procedure, come facilmente immaginabile, sono reversibili in qualsiasi momento, seguendo le medesime procedure, ma all’inverso (quindi mettendo su “Automatico” il servizio di Windows, e rimettendo i segni di spunta nelle preferenze del Tracker di Ubuntu).