In Firefox veritas?
Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’… l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.
In effetti, è facilmente adattabile il testo della celebre opera di Lucio Dalla alla situazione che si profila su tutti i PC del mondo.
L’anno vecchio, il 2008, volge al termine. E’ giunto il momento di tirare le somme ed oggi vorremmo provare a fare, insieme a tutti voi, un bilancio su un territorio da sempre oggetto di discussioni, contestazioni e scambi di opinioni. Oggi si parla di browsers.
Quella che suolsi chiamare “guerra dei browsers“, ormai, sembra aver distinto e contrassegnato due (se non più) categorie di utenti.
Come sicuramente piacerà ai bravi geek che stanno leggendo, ripercorriamo brevemente la storia della categoria di software che, dopo i sistemi operativi, è riuscita a spaccare letteralmente l’opinione pubblica. Siamo nei primi anni degli anni Novanta e Tim Berners-Lee, padre del WWW, progetta l’omonimo navigatore (WorldWideWeb), il primo nella storia. Poi venne la volta di Netscape che ben presto divenne padrone incontrastato della navigazione. Il suo successo non fu eguagliato da altri browsers, finché da Redomond non giunse l’applicazione di fama arcinota, “il browser” per definizione (fino a non troppo tempo fa): Internet Explorer, Microsoft.
Il monopolio che ne conseguì descrisse una rapida ed imponente ribellione, confluita nello scisma tra utenti IE e non-IE. I secondi furono in seguito supportati da Netscape che, per contrastare il dominio ormai assoluto di MS anche sulla navigazione, rilasciò al mondo il proprio browser sotto licenza open source, in modo da rendere il codice liberamente modificabile. Il progetto di modifica ed evoluzione più interessante, gestito da Mozilla, ha dato vita al browser alternativo per eccellenza: Firefox.
Oggi Firefox sembra aver scosso dal trono IE, ricevendo ottimi consensi dall’utenza mondiale, tecnica e non. L’anno scorso, secondo il W3C, di questi tempi, IE deteneva il 55,9% del mercato, contro il 37,7% di Firefox. Non dimentichiamo, però, pezzi da novanta come Opera, l’eccellente sistema di navigazione che sta rubando utenti sia da IE che da FF. Come dimenticare, poi, Safari, detentore di uno dei migliori risultati (se non il migliore) all’Acid3 Test?
Quest’anno, poi, abbiamo assistito alla “discesa in campo” (scusate l’espressione…) di Google, la società di Mountain View, che ha schierato l’ottimo Google Chrome. Tanto per segnalare uno dei dati a suo favore, è stata registrata una percentuale di download pari al 6,23% dell’utenza mondiale.
In definitiva, come ripeto da sempre, la navigazione è un’esperienza soggettiva. Ognuno di noi ha le proprie preferenze, com’è giusto che sia. De gustibus non disputandum est, dicevano (a ragione) gli antichi romani.
Qualche lettore geek o webmaster, però, dovrebbe sapere che oltre al fattore di soggettività, per quanto riguarda i browsers è necessario anche avere a che fare con dati oggettivi. Con numeri, insomma. Davanti ai numeri, com’è noto, non si può mentire. I numeri più interessanti, nella fattispecie, sono quelli registrati dal test più comune effettuato sui browser, che ne descrive l’aderenza ai canoni della sviluppo web: l’Acid3 Test. Per il momento, i risultati migliori (che spaziano dal 71/100 di FF 3.0.3 al 100/100 delle versioni in elaborazione di Safari e Opera) favoriscono di certo il mondo dell’open source, ribaltando la posizione di Internet Explorer, che non supera i 25/100 in nessuna versione, disponibile o in sviluppo.
Nonostante la situazione sia ben definita, ancora qualcosa non va. Su Repubblica.it, ad esempio, Alessandro Longo segnalava di una pericolosissima falla di IE che avrebbe agevolato la dispersione di dati personali. A Redmond, immediatamente, hanno sistemato un aggiornamento straordinario, già distribuito agli utenti. Anche Mozilla, però, ha dovuto rilasciare con una certa rapidità le versioni 3.0.5 e 2.0.0.19 di FF, per porre rimedio ad alcuni problemi di sicurezza. Come avevamo avvisato, inoltre, qualche giorno fa, gli aggiornamenti per FF 2.0 sono stati definitivamente soppressi.
Anche Opera, però, ha provveduto ad erogare la versione 9.63, per meglio gestire alcune problematiche sempre inerenti la sicurezza.
Signori, a questo punto la domanda è una sola: qual è il browser del 2008? Quale è riuscito a conquistare gli utenti nell’arco di un anno? Quale ha strappato più utenti agli avversari? Insomma: nel 2008, in questo momento, chi conduce la browsers war? Come dice il titolo di questo “report”, in fin dei conti, rifacendoci ad un adagio latino: in Firefox veritas? Oltre a rispondere al sondaggio che trovate in appresso, non lesinate coi commenti: la guerra dei browsers è questo, lo scambio di opinioni (nel rispetto della buona educazione, come il bravo geek comanda).
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I più sinceri auguri di una buona navigazione (in tutti i sensi) 😀 A presto!