Bufera Facebook, cancellati migliaia di profili sospetti
Quando sulla rete si muovono milioni di persone, la percentuale di malintenzionati e delinquenti di varia natura che hanno la possibilità di espandere i propri contatti aumenta, allargando così il bacino di possibili nuove vittime. Tra i servizi che più di altri subiscono questo tipo di pericoli troviamo i social network, in testa Facebook.
Proprio Facebook, spinto dalle autorità di Connecticut e Carolina, ha iniziato una pesante lotta contro i reati a sfondo sessuale perpetuati attraverso il proprio social network con la cancellazione massiva di oltre 5500 profili sospettati di questo tipo di reati.
I profili in questione sono stati monitorati e registrati dagli amministratori del social network tra maggio 2008 e gennaio 2009, periodo nel quale sarebbero stati riscontrati illeciti di natura sessuale che vanno dalla registrazione di utenti potenzialmente offensivi alla creazione di gruppi che promuovono e/o incoraggiano atteggiamenti sessualmente sconvenienti se non addirittura offensivi per gli utenti. In tal proposito ricordiamo che, con la massiva migrazione di utenti da Myspace a Facebook, il bacino di utenza del social network si è notevolmente allargato e vede decine di migliaia di minori nuovi utenti suscitando forte preoccupazione sia nelle famiglie che nei governi che in molti casi hanno iniziato una vera e propria guerra ai social network.
Con questa azione, Facebook, non è certo riuscita a debellare il problema dal proprio social network, ma certamente ha dimostrato la piena volontà di voler agire in fretta per cercare di tenere sotto controllo il fenomeno con l’obiettivo di eliminare qualsiasi potenziale pericolo per i proprio utenti. Ben fatto, speriamo che la lotta continui.