Dopo il motore di ricerca, crisi anche per GMail
Alla fine di gennaio accadeva un’evento passato sotto i riflettori di tutto il sistema mediatico e della blogosfera: Google, per meno di un’ora, non era stato disponibile. In seguito a ciò, moltissimi internauti hanno dovuto rivalutare la propria Google-dipendenza.
Big G è ormai una delle colonne portanti della Rete. Ogni sua scalfitura, seppur minima, assume uno spropositato rilievo a causa della sua importanza. Ieri, infatti, durante la mattinata, GMail (il servizio di posta elettronica made in Mountain View) è stato irraggiungibile per lungo tempo.
Dalle 11 alle 13.30 nessun utente ha potuto verificare la propria casella di posta. Dalle 13.30 alle 15.30, il blocco è cominciato a cadere, per essere totalmente bypassato nel pomeriggio. Google ha poi diffuso una nota, riconoscendo il disagio.
Nonostante tutto, i geek più perspicaci sono riusciti ad accedere al proprio GMail configurando clients di posta elettronica come Outlook et similia. Per un’eventuale ripetizione dell’episodio, consigliamo di avere a disposizione i dati di configurazione GMail, reperibili nel dettaglio sul sito dello stesso GMail, qui sintetizzati:
IMAP
* Server in entrata (con protocollo SSL e la porta 993): imap.gmail.com
* Server in uscita (con l’autenticazione, la porta 587 e STARTTLS): smtp.gmail.com
* Nome account: [nome utente] @ gmail.com
POP
* Server in entrata (con protocollo SSL e la porta 995): pop.gmail.com
* Server in uscita (con l’autenticazione, la porta 587 e STARTTLS): smtp.gmail.com
* Nome account: [nome utente] @ gmail.com
In conclusione, citiamo Alessandro Longo, autorevole firma di Repubblica.it, che cita a sua volta Misha Glenny nel suo resoconto sulla vicenda. L’autore di “McMafia”, noto bestseller tradotto in oltre trenta lingue, ha dichiarato all’ANSA che il tutto sia stato causato da un guasto; egli parla di cyber-crimine, spiegando che “un blocco del genere è certo il risultato di un’azione di un qualche gruppo che agisce con un preciso tornaconto” e che questo (il cyber-crimine) “si stia configurando come una delle ultime frontiere del malaffare”.
A tutti voi una buona navigazione 😀 A presto!