Skype aiuterà le forze dell’ordine per le intercettazioni web?
Skype, il software VOIP, per chiamate PC to PC e PC to telefono, più usato al mondo, è arrivato anche nei gruppi mafiosi. E’ notizia di qualche settimana fa, che tramite l’uso di Skype, molti componenti di gruppi mafiosi si scambiano informazioni non del tutto “normali”. Beh, queste informazioni, scambiate via Skype, fino ad ora non possono essere intercettate.
Come molti di voi sapranno, Skype usa un sistema di criptaggio e codifica delle chiamate, che ad ogni sessione usa delle password diverse, anch’esse criptate da un algoritmo che solamente Skype conosce. Le forze dell’ordine, si trovano quindi non riescono a lavorare su queste intercettazioni e non possono usarle per fini investigativi contro questi personaggi. Ora però qualcosa si sta muovendo.
Dopo l’ennesima richiesta dell’Europa intera, verso Skype di mettere a disposizione delle forze dell’ordine del nostro, ma non solo, stato, Skype ha risposto positivamente. Non è la prima volta però che Skype risponde di si ad una richiesta del genere, solo che le altre volte si è protetta, dietro leggi non del tutto comprensibili chiaramente. Questa volta, il si di Skype, sembra vero e ciò ci può far solo che sperare bene.
In una nota stampa, rilasciata la scorsa settimana, Skype ha dichiarato: “Skype è pronta a lavorare fianco a fianco di Eurojust in futuro“. L’Eurojust è l’organo Europeo che riunisce un giudice o un ufficiale di polizia per ogni Stato membro all’unione Europea. Adesso, possiamo solo sperare che Skype, almeno questa volta, non si difenda con leggi impossibili e incomprensibili almeno da noi in Italia!