La polizia francese sceglie l’open source
La Francia da qualche anno a questa parte ha progressivamente scelto la strada della sperimentazione open source. In controtendenza con tanti paesi Europei, Italia in testa, ha deciso di puntare tutto sull’open source.
Da tempo infatti il Ministero dell’Agricolura francese utilizza la distribuzione Mandriva Linux e la Camera dei Deputati si affida ad Ubuntu su oltre 1000 dei propri computer. Sulla scia governativa, la Polizia francese, ha deciso nel 2004 di sperimentare il passaggio progressivo all’open source.
La novità di questi giorni sta nel fatto che tale sperimentazione è giunta finalmente alla conclusione con il passaggio definitivo a Ubuntu. Nel lontano 2004, quando il progetto ebbe inizio, venne eliminata dapprima solo la suite di Microsoft Office, soppiantata dall’open source Open Office, poi pian piano tutti i software proprietari vennero sostituiti, previa sperimentazione, da equivalenti versioni open source, poi il passo finale: l’eliminazione di Windows dal sistema informatico della polizia francese. A detta dei tecnici responsabili del passaggio, l’intera operazione non ha comportato particolari difficoltà o effetti collaterali.
Attualmente le forze di polizia dei nostri cugini francesi sono dotate di ben 5mila postazioni Ubuntu Linux ed è in corso d’opera la sostituzione del sistema operativo per ulteriori 15mila macchine, il Tenente colonnello Xavier Guimard ha affermato che il completamento dell’operazione, che porterà Ubuntu Linux su una totale di 90mila postazioni, avverrà entro il 2015. Dal punto di vista economico, il risparmio attualmente è di circa 50milioni di euro dal 2004 ad oggi, cifrà che raggiungerà quote altissime quando l’intera migrazione verrà completata, si stima infatti che il risparmio per il settore IT del copro di Polizia francese supererà il 70% rispetto ai costi raggiunti con i sistemi proprierari. Non possiamo che fare un plauso al coraggio e allo spirito di innovazine dei francesi, molto bene.