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Absolute Radio è la prima radio europea a utilizzare le tag di iTunes

 
Fulvio Minichini
29 Novembre 2009
5 commenti

Apple come si sa ama spremere da ogni suo prodotto, e cliente, ogni possibile centesimo. Un modello di business che paga, ottimizzando al massimo le risorse e con grande soddisfazione dell’utenza, sempre più in crescita.

Così, in occasione dei nuovi iPod nano dotati di ricevitore FM, Apple ha pensato bene di non farsi scappare la possibilità di agganciare i propri acquirenti anche mentre ascoltano la Radio.

Il metodo è molto semplice e si basa su un’analisi accurata dell’esperienza comune. Quante volte vi sarà capitato di ascoltare una canzone che avevate dimenticato quanto vi piacesse e in voi è scattata la voglia ossessiva di ascoltare e riascoltare quella canzone. I più volenterosi, mano al taccuino o qualunque altro supporto, e giù a scrivere una nota che forse perderemo, cancelleremo, ricorderemo di leggere quando ormai la passione è bella che appassita.


Perché non vi dimentichiate la traccia, e di acquistarla, Apple vi da la possibilità di taggare on the go la canzone che state ascoltando, e alla successiva sincronizzazione vi verrà proposta in iTunes Store.

Certo lo strumento può essere utilizzato come promemoria per poi scaricare la canzone con metodi di dubbia legalità, ma il punto è che il promemoria, più i costi ridotti e la pigrizia o la fretta fanno gioco di squadra per conto di Apple. Il risultato è che il modello di business di iTunes Store sta avendo sempre più successo, iniziando a convincere anche i più irriducibili, convinti che acquistare qualcosa sia immondo a prescindere.

iTunes Store, con il suo modo di intendere l’industria della musica ha dato nuovo respiro a quelle case che hanno accettato la modernizzazione e la fine del monopolio dei prezzi, chissà che faccia del bene anche alla Radio, strumento sempre più in disuso nell’occidente industrializzato, ma che può ancora darci qualcosa.

Via | The Next Web

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  • #1luigi_

    "Apple come si sa ama spremere da ogni suo prodotto, e cliente, ogni possibile centesimo"

    Come al solito Apple "spenna" i suoi clienti….
    Apple offre prodotti e servizi di un certo livello e qualità e si fa pagare per i suoi prodotti. Non sono da meno aziende come Audi, Mercedes, BMW, VW. Di quest'ultime non si direbbe mai che spennano i clienti quando ci compri un'auto, ci ritorni per assistenza, o chiedi pezzi di ricambio.
    Invece Apple spenna sempre….

    Poi ci sono altre aziende che non offrono un caiser e si fanno pagare….ben pagare direi…..a buon intenditor poche parole 😉

    29 Nov 2009, 9:45 am Rispondi|Quota
  • #2Lorenzo

    Grande!

    29 Nov 2009, 10:36 am Rispondi|Quota
  • #3Domi

    @Luigi
    Paragone vero solo in parte perchè mi devi spiegare, ad esempio, perchè un iPod Shuffle (che, detto chiaro, non ha NIENTE oltre alla molletta), debba costare il doppio di un qualsiasi lettore mp3 con la stessa capacità di memoria ma con in più un display e anche radio FM.

    Inoltre non è vero che delle marche automobilistiche che hai citato non si dice che spennano i clienti, soprattutto quando ti serve assistenza o pezzi di ricambio.
    In particolare Audi è quella peggiore tra quelle da te citate e si può dire tranquillamente che SPENNA i propri clienti. I pezzi di ricambio ad esempio hanno costi assurdi e decisamente fuori da ogni logica, così come un qualsisi intervento richiede costi esorbitanti, ad esempio la sostituzione di una banale cinghia di trasmissione, tra pezzo e lavoro, richiede non meno di 500 euro (su una Punto te le cavi con 80).

    29 Nov 2009, 2:49 pm Rispondi|Quota
    • #4luigi_

      Per lo stesso motivo per cui un prodotto simile a l'iPod Shuffle ha un display "illeggibile" e di conseguenza inutile, perchè la radio in un "coso" piccolo come lo shuffle non funzionerebbe o avrebbe una scarsissima qualità e la Apple della qualità ne fa il suo cavallo di battaglia e poi perchè "HA" anche la molletta…così te lo puoi attaccare dove ti pare 😛 (leggila con ironia XD).

      La concorrenza offre tutto a meno e puntualmente di quel tutto ne funziona sempre la metà. L'iPod fa l'iPod E BASTA….

      Mi ritorna in mente quando uscì per la prima volta l'iPhone. Non inviava gli MMS, supportava solo GPRS EDGE e altre cose in meno.
      Tante cose in meno che persino il mio LG KP233 che pagai 59 euro ha tutt'ora….e che non ho mai usato….e che non userò mai e se anche volessi la qualità di del mio cell è cosi blanda che ne uscirebbe solo un t r o i a i o….
      E ho anche provato a mandare MMS che sono stati puntualmente "RIFIUTATI" perchè costano troppo (50 cent a kb non sono noccioline….).

      Detto questo, e precisando che qui l'iPhone è preso solo come esempio, la Apple potrebbe anche costare qualcosa in più… ma tra qualità dei prodotti e dei servizi non ha rivali. Almeno in questo devi convenire.

      Piccola parentesi sulla Audi. Ho avuto per tre anni una Audi A3 1.6.
      Stupenda.
      Quando si dice che la qualità si paga.
      Uno dei difetti "noti" di quella macchina era la rottura degli alzacristalli. In assistenza con 30 euro e 20 minuti di attesa ti sostituivano il pezzo difettoso…e ti offrivano anche il caffè durante l'attesa.
      Poi una serie di 3 perni di supporto del filtro dell'aria e ho detto "perni" mi sono costati 45 euro iva compresa…

      Quindi, come vedi, l'iPod Shuffle ha un prezzo "in linea" con il mercato.

      29 Nov 2009, 5:09 pm Rispondi|Quota
  • #5Domi

    @ luigi_
    In sostanza l’Audi ti ha fatto pagare anche 30 euro in più per sistemare una rottura che sembra causato da un difetto di progettazione o di costruzione. In sostanza hai pagato 30 euro di “qualità” in più oltre a quello in più che devi pagare per la “qualità” Audi (che in questo caso particolare non sembra poi così elevata) oltre all’arrabbiatura di dover portare in assistenza una macchina “di “qualità” per un guasto tipico da macchina di scarsa qualità.

    La serie di 3 perni di supporto del filtro dell’aria che ti sono costati 45 euro iva compresa, mi sembra un classico esempio di come un’azienda approfitta della nomea di qualità del proprio marchio per SPENNARE i propri clienti. Questi però sono convinti che quello sia il giusto prezzo di tre pezzi di ferro filettati semplicemente perché si tratta di ricambi per una macchina “di qualità”. Non sono sfiorati dal pensiero che si tratti di oggetti dal costo industriale di 50 centesimi l’uno e che i restanti 43,5 Euro sono dovuti semplicemente al disegno coi 4 cerchi inciso sopra.

    In ogni caso il prezzo dell’iPod shuffle continuo a vederlo completamente fuori dal mercato, con molletta o senza. La possibilità per un oggetto del genere di rimanere in commercio, a quel prezzo, è solo dovuta all’ottusità (scusa ma non mi viene un altro aggettivo) delle persone.

    30 Nov 2009, 8:17 pm Rispondi|Quota