Cosa accadrebbe se Microsoft adottasse le stesse politiche restrittive di Apple?
Da quando Apple, la settimana scorsa, l’ha presentato, l’iPhone OS 4.0 non ha fatto altro che attirare dure critiche su di sé. Secondo molti, il nuovo sistema operativo per iPhone, iPad ed iPod è l’apoteosi della politica di restrizioni perpetrata dall’azienda di Steve Jobs da molti anni a questa parte.
In questo senso, ci sembra interessante proporvi un articolo fortemente provocatorio scritto dal programmatore John Carroll su ZDNet. Quest’ultimo, ha provato a fare un parallelo fra le decisioni prese da Apple e il (sempre criticato) modo di fare di Microsoft, redigendo una lista di restrizioni che molto probabilmente avrebbero afflitto Windows se al posto di Ballmer ci fosse stato Steve Jobs a comandare in quel di Redmond.
Allora, siete pronti a scoprire cosa accadrebbe se Microsoft adottasse le stesse politiche restrittive di Apple? Bene, allora leggete quanto riportato di seguito e diteci cosa ne pensate.
I browser alternativi ad Internet Explorer verranno bannati. Sono solo dei “doppioni” con funzioni uguali a quelle di soluzioni software già integrate nel sistema operativo. La loro installazione su Windows verrà bloccata.
Su Windows si potranno installare solo applicazioni distribuite tramite Microsoft Store. Verrà inibita l’installazione di applicazioni di terze parti non sottoposte al giudizio di Microsoft, a cui spetterà di diritto il 30% dei proventi delle vendite di tutti i software per Windows a pagamento. Tutto questo tutela gli utenti, che altrimenti potrebbero imbattersi in software pericolosi contenenti virus e malware.
Non saranno più supportati runtime intermedi. Per garantire un maggior controllo sulle applicazioni ed essere sicuri che queste sfruttino appieno le potenzialità di Windows, non saranno più supportate piattaforme quali Java e Flash.
Non saranno ammesse applicazioni non scritte con le API di Windows. Verrà inoltre inibito l’utilizzo di applicazioni sviluppate in altro modo e poi convertite in un formato supportato da Microsoft. Questo tutela l’azienda, i suoi utenti ed assicura a Windows l’esclusività delle applicazioni disponibili.
Microsoft farà causa ad Acer. Si tratta di un’azienda che, oltre a quelli con Windows, commercializza netbook che montano Linux come sistema operativo. Lo farà per il bene degli utenti, consapevole di poter contare su pile di brevetti riguardanti i sistemi operativi desktop di sua proprietà.
Se vi è sfuggita qualche analogia, provate a dare un’occhiata ad alcuni di questi post dei nostri fratelli di The Apple Lounge: iPhone OS 4.0 riaccende la battaglia tra Apple e Adobe; iPhone OS 4 e il divieto ai cross-compiler; Apple registra 16 nuovi brevetti; Apple VS HTC: tutti i brevetti contestati.
Ed ora diteci pure la vostra a riguardo!
[Photo Credits | acaben su Flickr]