
Fallimento: mai parola è stata più disdegnata, temuta e negata nella storia del mondo informatico. Eppure c’è qualcuno, qualcuno la cui ombra basta a far tremare mezza Internet, che ha deciso di cambiare la tendenza e confessare un insuccesso che oramai era sotto gli occhi di tutti.
Stiamo parlando di Google, che ha ammesso di non essere riuscita a sfondare nel mondo dei social network e che, proprio per questo, è alla ricerca di un “guru” che la aiuti a colmare il gap che in questo momento la divide dai grandi nomi del settore.
Dopo la mancata esplosione di servizi come Buzz e Wave, su cui il colosso di Mountain View aveva puntato molto, d’altronde era difficile immaginare decisioni diverse da parte di Google, che è sì una delle aziende più ricche del mondo ma che non può permettersi flop uno dietro l’altro.
A questo punto, bisognerà però capire su quale binario il gigante dei motori di ricerca deciderà di incunearsi per imbastire questo suo nuovo assalto a Facebook e simili. Le strade percorribili, secondo la stessa “big G”, sono due: 1) creare un servizio innovativo nel mondo dei social network che possa conquistare gli utenti con la sua originalità. 2) sviluppare al massimo l’interoperabilità fra le Web application già esistenti, rendendo queste ultime quanto più “social” possibile.
Che dire? Il primo scenario è davvero suggestivo, ma sappiamo tutti che una cosa è pensarlo ed una cosa è metterlo in pratica. L’altra strada sembra più facilmente praticabile, ma potrebbe nascondere diverse incognite. Insomma, ben venga un’interazione più forte fra le varie applicazioni on-line di Google, ma guai a creare una sorta di Wave sconfinato in cui si capisce poco o nulla di ciò che si può fare e, soprattutto, come lo si può fare.
Se poi non si riuscirà a mettere in atto nessuno dei due piani, pazienza. Possiamo anche fare a meno di un ennesimo settore di Internet assoggettato ai voleri della “grande G”.
[Via | GigaOM]
La sparo grossissima, ma mi viene così.
Il problema di Google è che è male organizzata o, per meglio dire, è talmente potente che non sa come vendersi.
Mi spiego.
Molte, se non tutte le novità di Google, mi sono arrivate tramite blog come questo. Ci sono tanti applicativi della grande G che rimangono nascosti nelle pieghe delle pieghe delle pieghe della paginona del motore di ricerca: la grande porta d'ingresso.
Google Wave, Buzz, sono gli esempi più recenti. Anche gente mediamente informata sulle novità del web o comunque regolare utilizzatrice della Rete, quando sentivano queste due parole mi rispondevano: "Cheee?" Allora io esclamavo: "Facebook!" e le loro pupille di colpo non somigliavano più a quelle di Cicciobello.
Pur essendo ovunque e facendo parlare sempre di sé, Google non riesce a farsi pubblicità. È un autentico paradosso.
vero. Paradossale ma vero.
Ciao amici è la prima volta che post qui e mi do da solo il benvenuto 🙂 scherzo
cmq rispondendo a l'insuccesso di Google nei social network, secondo un mio modestissimo parere, è che non sono intuitivissimi per i comuni mortali che usano internet molto superficialmente, ma più da esperti del settore. Per citare un esempio Facebook basta che uno si iscriva e anche se non si hanno amici gia puoi condividere leggere e cosi via… Twitter ora sta andando in quella direzione quella della condivisione di contenuti… Tornando ai social network di google sembrano essere più per smanettoni..
Puo essere che mi sbaglio ma a me ha dato questa sensazione…
Chi tardi arriva male alloggia! 😀
se fosse disponibile io il wave lo userei molto volentieri…
… mi piace soprattutto perché è possibile integrarlo con la posta, maps e tutto il resto, e poi per il tempo reale…
per lavorare sarebbe ottimo!
Secondo me dovrebbero creare un social network che si integri con il motore di ricerca…
Il problema è che tutti pensino che google sia solamente un motore di ricerca, ed è questo che non gli permette di svilupparsi su altri settori, anche se ha ottenuto un notevole successo con g-mail e maps, mentre le altre funzionalità (libri, calendar, picasa, docs, sites e gruppi) rimango inutilizzate dalle gente "non geek" o "comune".
Google è rimasta indietro, anche se quando decide di entrare in un settore, solitamente sforna "prodotti" di qualità.
Per intenderci, l'idea Wave non era male… ma diciamocela tutta, serve a tutto e niente! Ricordo che sono stati loro stessi ad offrirlo a numero chiuso, solo su invito di utenti già in possesso dell'account, o in alernativa richiedendolo A CHI AVESSE PROPOSTO VALIDE IDEE PER UTILIZZARLO. Nemmeno loro sapevano esattamente quale direzione prendere.
A questo punto, forse gli conviene acquisire un prodotto che abbia già un nome e possa entrare rapidamente in concorrenza con Re Facebook.
Prendendo spunto da ciò che Vodafone ha fatto con Omnitel, azzardo un'idea: e se Google acquistasse Netlog?
scenario suggestivo, chissà che non ci sia il colpo di scena… comunque Google ha già fatto mosse del genere in passato (jaiku) e non è andata bene.
vi rispondo con questo fumetto: "8 Websites you need to stop building"http://theoatmeal.com/comics/websites_stop
Non dimentichiamoci che Google ha acquisito YouTube, e che YouTube è il passato presente e futuro, tutti lo usano!
YouTube costa un sacco di soldi a Google ogni santo giorno…
http://www.internetevolution.com/author.asp?secti…
morto ma abbiamo 10 rebuzz !