Ubuntu abbandona Firefox per Chromium? La “profezia” potrebbe avverarsi…
Un saggio diceva che l’amore è eterno solo finché dura. E a giudicare da quanto sta accadendo nel mondo Linux, ci aveva preso in pieno! Secondo le ultime notizie pubblicate da OMG! Ubuntu, anche l’apparentemente indissolubile legame fra Ubuntu Linux e Firefox starebbe, infatti, per raggiungere il capolinea.
Ad innescare la miccia la clamorosa decisione presa dagli sviluppatori dell’OS, che in un recente summit hanno stabilito che nella versione alpha 3 di Ubuntu 10.10 Maverick Netbook Edition, la nuova versione di Ubuntu disegnata su misura per i netbook (che debutterà il 28 ottobre prossimo), il browser predefinito non sarà più Firefox ma Chromium. Motivo della scelta, le migliori performance del browser su cui si basa Google Chrome rispetto a quello di Mozilla, ritenuto ancora troppo pesante per i netbook.
A questo punto, è lecito chiedersi se l’adozione di questo nuovo browser sarà permanente, limitata alla sola Netbook Edition del sistema o se Chromium prenderà il posto di Firefox anche nella versione desktop di Ubuntu finendo, inevitabilmente, con lo scatenare un vero e proprio putiferio nel mondo del software libero.
E sì, perché la “cancellazione” di Firefox (che rimarrebbe comunque liberamente installabile) da una distro importante come Ubuntu potrebbe scatenare una reazione a catena per cui anche altre versioni di Linux potrebbero cambiare il loro browser predefinito e condannare il navigatore di Mozilla a tempi poco felici.
Che la “profezia” geek che vuole Chrome prima raggiungere e poi superare Firefox stia per trasformarsi in realtà? Questo, al momento, nessuno può dirlo, ma una cosa è certa: Ubuntu o non Ubuntu, predefinito o opzionale che sia, anche sotto Linux, Chromium sta diventando una soluzione sempre più valida per sostituire Firefox.
Questo ci spinge a dire che, se non si affretterà a migliorare il livello delle sue performance, il nostro caro vecchio amico panda rosso dovrà prepararsi ad affrontare la sfida più impegnativa della sua (piuttosto breve ma intensa) storia.