Dropbox 0.8.64, arriva la sincronizzazione selettiva delle cartelle
Dropbox è una delle soluzioni più amate dai geek per conservare i propri file online, un ottimo servizio che anche nella sua versione gratuita (da 2 GB espandibili se si fanno iscrivere altre persone, tramite un link personalizzato) risulta affidabile e comodo come pochi altri. L’unica sua pecca è il client desktop, buono ma ancora privo di tante funzioni che potrebbero rendere la vita degli utenti molto più agevole. Un esempio su tutti? La sincronizzazione selettiva delle cartelle, che è stata introdotta solo ora, in una versione preliminare del software. La 0.8.64, per essere precisi.
Come tradisce il suo nome, Selective Sync, la nuova funzione introdotta dai programmatori nel client desktop di Dropbox consente di scegliere quali cartelle, fra quelle già presenti nel drive virtuale del servizio, sincronizzare sul PC in uso. Una manna dal cielo, specie quando si usa il proprio spazio online per conservare e sincronizzare documenti provenienti da più computer.
Una volta installato il software, è possibile scegliere quali cartelle sincronizzare e quali no, recandosi nelle impostazioni del programma (facendo click destro sull’icona nell’area di notifica e selezionando Preferences dal menu contestuale), selezionando la scheda Advanced e cliccando sul pulsante Selective Sync. Le cartelle depennate verranno cancellate automaticamente dalla cartella di Dropbox presente sul PC, ma (ovviamente) non dallo spazio online.
Che dire? Forse avremmo preferito una funzionalità estesa alle cartelle al di fuori dei confini di Dropbox, per sincronizzare le quali dobbiamo ancora ricorrere a stratagemmi visti in passato su queste pagine, ma non possiamo lamentarci. Si tratta di un grande passo in avanti per un servizio che non finirà mai di stupirci per la sua duttilità e utilità.
Dropbox 0.8.64 è scaricabile gratuitamente da qui. È compatibile con tutti i maggiori sistemi operativi (anche a 64 bit) ed è disponibile solo in lingua inglese. Non vi resta che provarlo e dirci cosa ne pensate.
[Via | Lifehacker]