Chromoting: Chrome OS strizza l’occhio all’off-line o fa un passo indietro?

Avete presente la connessione desktop remoto di Windows? Bene. Chrome OS, il sistema operativo tutto-online di Google, integrerà una funzione (un plug-in, verosimilmente) molto simile. Si tratta di Chromoting, che come annunciato dal team di sviluppo del sistema: “permetterà di accedere alle applicazioni per PC direttamente dal browser“.

Una funzionalità molto importante, dunque, che dovrebbe permettere agli utenti di Chrome OS di “appoggiarsi” a dei normali PC (su cui dovrà essere installato un client) con lo scopo di eseguire applicazioni desktop la cui controparte cloud-based non esiste ancora o non è sufficientemente funzionale.

Tutto molto bello, non c’è che dire. Ma siamo sicuri che questo strizzare l’occhio al mondo off-line non sia una sorta di passo indietro da parte di Google, conscia che il mondo non è ancora pronto per il cloud computing al 100%?


Per carità, si tratta solo di un’ipotesi, per giunta figlia di una giornata afosa e assolata come poche altre, ma qualche dubbio forse è lecito averlo. D’altronde, se è vero che i primi netbook con Chrome OS debutteranno entro fine anno, non possiamo certo dire che siamo tutti pronti a fare il “grande salto”.

Un “grande salto” che, sia chiaro, non sarebbe quello di mettere tutti i nostri dati online e usare solo applicazioni Web (che pure è complicatuccio), ma quello di abbandonare classici netbook e notebook a favore di un dispositivo con su installato il sistema operativo di “big G”, che per chi se lo fosse scordato, è solo una versione riveduta e corretta del browser Chrome.

Insomma, c’è parecchia gente che ritiene inutile l’iPad, che bene o male qualche caratteristica innovativa ce l’ha e funziona con normali applicazioni. Figuriamoci i netbook “chromati”. Se poi i prezzi di questi ultimi fossero davvero quelli trapelati nei mesi scorsi (300-400 dollari), ci sarebbe davvero di che preoccuparsi per i grandi di Mountain View.

Stiamo esagerando? Può darsi, ma non diteci che conoscete qualcuno disposto a spendere più di 300 euro per un netbook che per far funzionare un programma un po’ più sofisticato della norma ha bisogno di un mucchio di banda libera e che questo sia installato su un altro PC (che all’aperto non è certo la cosa più facile da trovare), perché non ci crediamo.

[Via | Taranfx – Photo Credits | nDevilTV]

7 commenti su “Chromoting: Chrome OS strizza l’occhio all’off-line o fa un passo indietro?”

  1. Secondo me invece Google ha intrapreso la strada giusta, siamo ancora troppo incollati al passato, invece di accettare questa innovazione e di lamentarci per la poca banda disponibile al mondo e soprattutto qui da noi in italia, ci lamentiamo se davvero vada bene questo passo in avanti.

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  2. Una domanda off-topic:
    E' da un po' di tempo che non riesco ad accedere aglia articoli di Geekissimo.com via RSS.

    Ad esempio il link che viene proposto dall'RSS per questo articolo è: https://www.geekissimo.com/2010/06/16/chromoting-c

    Se provo a caricare quel link la pagina carica all'infinito rimanendo bianca, e ogni volta sono costretto a rimuovere la parte "/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+Geekissimo+%28Geekissimo%29" per far caricare la pagina.

    Cosa può essere che non va?

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  3. Ci sono molti settori (industriali, commerciali, produttivi e professionali) in cui il cloud computing non è, semplicemente, consigliabile o utilizzabile, nè ora nè in futuro quindi questa storia del cloud e delle applicazioni web per me è e resta soltanto una chimera.

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  4. Bisogna capire che il vantaggio del cloud sta proprio nel fatto che il software non risiede sul tuo pc.
    Nel rapporto qualità/prezzo allora bisogna considerare il risparmio per la manutenzione che a quel punto rimane sul lato server.
    Il vantaggio è che le applicazioni stanno la, già pronte e sempre aggiornate, e tu non stai a perdere tempo a installare nuove versioni dei programmi o librerie ecc.. non ti appesantisci il pc, e non devi stare a reinstallare tutto ogni mese perchè si è troppo appesantito o questo è entrato in conflitto con quello e cose del genere. E poi si riduce moltissimo anche il problema di difendersi dai malaware.

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