Opera 11 introdurrà le estensioni: l’ultimo tentativo di un browser alla frutta?
Tecnicamente parlando, Opera è uno dei migliori browser al mondo. Forse il migliore. Ha introdotto la navigazione a schede quando Firefox era ancora nel paradiso dei panda, supportava appieno gli standard Web quando il monopolista solitario Internet Explorer ne faceva carne da macello, è sempre stato veloce come un fulmine, ma nonostante tutte queste belle cose non è mai riuscito a far breccia nel cuore degli utenti.
Dopo oltre dieci anni di onorata carriera, dunque, il browser norvegese si ritrova con una misera quota di mercato del 2.39% (secondo le ultime statistiche di NetMarketShare) e con l’ingrato compito di inseguire prodotti, come Firefox e Chrome, relativamente giovani ma già più popolari di lui. E di molto.
Questo inseguimento, andato oggettivamente male, ha costretto Opera Software a piegarsi di fronte alla forza devastante dell’omologazione e a fare, nella giornata di ieri, un annuncio piuttosto clamoroso: Opera 11 supporterà le estensioni.
Non più semplici widget: la prossima versione di Opera, che debutterà con le prime alpha a novembre, sarà dotata di “componenti aggiuntivi simili per molti versi a quelle disponibili per gli altri browser” i quali saranno basati sulle specifiche “W3C Widget” e realizzati con standard aperti quali HTML5, CSS e JavaScript.
Anche sotto il punto di vista dell’installazione e dell’integrazione nella UI del programma, le estensioni per Opera dovrebbero essere assai simili a quelle di Firefox e Chrome. Ecco quello che è possibile leggere a riguardo nell’annuncio ufficiale della software house scandinava: “alcune estensioni avranno elementi di interfaccia utente (es. un pulsante accanto alla barra di ricerca di Google), alcune gireranno solo in background. Per l’installazione, comparirà una piccola finestra in cui basterà cliccare sul pulsante ‘Install‘ e il gioco sarà fatto”.
Tutto chiaro. Allora, che ne pensate? Questo cedimento di Opera nei confronti delle estensioni potrebbe rappresentare qualcosa di buono per il futuro del browser norvegese, oppure si tratta solo di una mossa disperata da parte di un navigatore che, ahinoi, sembra essere arrivato alla frutta?
Diteci la vostra, senza remore!