Gli antivirus gratis? Meglio di quelli a pagamento…
Probabilmente i veri geek non hanno più di questi dubbi ma sono ancora molti gli utenti che diffidano dagli antivirus gratis ritenendoli dei prodotti di “serie B”.
“Se questi antivirus sono veramente validi, perché li regalano?”, si continua a sentire in giro. Ma la verità è che gran parte delle aziende produttrici di antivirus genera profitti vendendo versioni a pagamento dei propri prodotti; versioni che, al contrario di quelle distribuite gratuitamente, sono utilizzabili anche in ambito aziendale.
Ci sono poi le grandi corporation, quelle ultramiliardarie che si possono permettere cose che le aziende “normali” non possono permettersi, tipo Microsoft, che “regalano” software ai propri utenti con l’intento di fidelizzarli e farli sentire “premiati” per l’acquisto di prodotti molto costosi (es. Windows).
Ed è proprio di Microsoft e del suo ottimo antivirus gratis italiano, Security Essentials, che il giornalista Ed Bott si è occupato per dimostrare con una prova sul campo che gli antivirus gratuiti spesso sono più efficienti di quelli a pagamento.
Come spiega nel suo post pubblicato su “ZDNet”, qualche giorno fa Bott si è trovato alle prese con un file presente nella cache di Java che MSE riteneva infetto. Il giornalista ha quindi cercato si scoprirne di più caricando il file “sospetto” su VirusTotal (l’ormai notissimo sito Internet che permette di scansionare i file sfruttando i motori di più antivirus contemporaneamente) e il responso è stato il seguente: su 43 antivirus, solo 13 hanno rilevato il file come una minaccia. Fra questi c’erano diverse soluzioni gratuite, come MSE e Avast, ma non moltissimi rinomati antivirus a pagamento, come McAfee e Sunbelt.
Da qui, è scattata nel vecchio Ed la voglia di fare maggiore luce sulla questione inviando tre distinte e-mail: una a Microsoft, per chiedere se per caso MSE avesse preso una cantonata (un falso positivo, in gergo tecnico); una a McAfee, per chiedere come mai il file di Java “sospetto” non fosse stato rilevato come minaccia; una a Sunbelt, con la stessa identica richiesta.
Volete sapere com’è andata a finire? Bott ha ricevuto delle risposte da tutte e tre le aziende: Microsoft ha confermato il responso del suo antivirus, classificando il file inviato dal giornalista come “pericoloso” (un attacco causato da una vulnerabilità di Java, pare); McAfee e Sunbelt hanno affermato di stare ancora lavorando per rendere i loro prodotti in grado di riconoscere quel tipo di minaccia, che quindi è stata riconosciuta come tale pure da loro.
Questo significa che MSE è il miglior antivirus del mondo e che McAfee e Sunbelt sono scarsi? Assolutamente no. Significa semplicemente che gli antivirus gratis possono essere migliori di quelli a pagamento… e spesso lo sono!
[Via | ZDNet – Photo Credits | Robert S. Donovan]