Diaspora, siamo sicuri sia l’alternativa a Facebook?
E’ da fine Agosto che molti news magazine sul web, parlano di Diaspora. Sono tante le voci che sono girate su questo social network, molti lo hanno annunciato come il rivale di Facebook. Beh, dalle nostre prove, ora come ora, tutto sembra forche il rivale di Facebook. Ancora in versione Alpha, disponibile per pochi eletti che sono riusciti ad entra nel piccolo gruppo di eletti. Siamo riusciti ad entrare in possesso di un codice invito e abbiamo subito colto l’occasione di provare il social network, oggi ve ne rendiamo conto, con una bella analisi delle prime ore di utilizzo del sito web.
Partendo dal presupposto che gli utenti presenti su Diaspora sono veramente pochi, specialmente nella nostra lingua, e quindi c’è poca possibilità di scambio di commenti o anche solamente di trovare i propri amici sul sito. La versione Alpha del sito presente parecchi BUG. Uno dei bug che subito ci è saltato all’occhio è la mancanza delle notifiche in caso di richiesta d’amicizia. Spero sia stato solo un errore sporadico ma la prima richiesta (e anche l’unica) ricevuta su Diaspora non è stata consegnata a destinazione. Continuiamo con l’analisi di questo nuovo social network.
Sicuramente è da prendere in considerazione l’interfaccia grafica del sito, molto minimale e senza fronzoli particolari come siamo abituati ora su Facebook . Scordatevi le tre colonne, scordatevi i link e anche le immagini nella vostra Home. Quella che vedete nello screenshot ad inizio articolo è la pagina iniziale, la cosiddetta home su Facebook ma che prende lo stesso nome anche su Diaspora.
Poche le informazioni da inserire nel profilo, nome cognome e data di nascita sono più che sufficienti per Diaspora. Potrete caricare una foto di profilo (che verrà ingrandita e non ridotta come in Facebook, quindi se avete una foto di profilo grande, qui su Diaspora è ancora meglio). Interessante, l’integrazione nativa con lo stesso Facebook e con Twitter, infatti tutti gli aggiornamenti di stato che andrete ad inserire su Diaspora in automatico appariranno anche sui due social network.
Disponibile in lingua italiana, sicuramente favorisce l’utilizzo a chi si avvicina per la prima volta a questo sito. Non è che la traduzione sia delle migliori sicuramente c’è ancora da lavorare, ma già è un passo avanti questo, per Twitter e Facebook abbiamo atteso parecchi anni prima che decidessero di inserire la lingua Italiana fra le disponibili.
Insomma, definire Diaspora l’alternativa, il mostro che sconfiggerà Facebook mi sembra molto esagerato, specialmente nell’anno dove Mark Zucknberg è stato nominato la persona dell’anno dalla rivista Time.