Wikileaks, nuove rivelazioni sull’Italia e Berlusconi
Come preannunciato nella giornata di ieri, Repubblica e L’Espresso hanno cominciato a pubblicare nuove rivelazioni di Wikileaks riguardanti l’Italia e il suo Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. I nuovi cablogrammi (circa quattromila) riguardano le comunicazioni interne dell’ambasciata USA a Roma e si traducono in oltre 30.000 pagine di “documenti segreti che raccontano l’Italia e i suoi protagonisti” in maniera dura e cruda.
Tra le rivelazioni più “scottanti”, quelle contenute in una lettera dell’ex-ambasciatore americano in Italia Ronald Spogli (repubblicano, operativo sotto il governo Bush), che durante i suoi ultimi giorni di servizio (febbraio 2009) scrisse al neo-segretario di Stato USA Hillary Clinton definendo Berlusconi come un gaffeur affarista e l’Italia come un Paese in declino.
“Il premier Silvio Berlusconi – si legge nella missiva – con le sue frequenti gaffes e la scelta sbagliata delle parole ha offeso, nel corso del suo mandato, quasi ogni categoria di cittadino italiano e ogni leader politico europeo“. “La sua volontà di mettere gli interessi personali al di sopra di quelli dello Stato – continua il diplomatico americano nella sua lettera – ha leso la reputazione del Paese in Europa ed ha dato sfortunatamente un tono comico al prestigio dell’Italia in molte branche del governo degli Stati Uniti“.
Poi, le parole al vetriolo sull’Italia e la sua reputazione internazionale: “Il lento ma costante declino economico dell’Italia – scrive Spogli – compromette la sua capacità di svolgere un ruolo nell’arena internazionale. La riluttanza o l’incapacità dei leader italiani a contrastare molti dei problemi che affliggono la società, come un sistema economico non competitivo, l’obsolescenza delle infrastrutture, il debito pubblico crescente, la corruzione endemica, hanno dato tra i partner l’impressione di una governance inefficiente e irresponsabile. Il primo ministro Silvio Berlusconi è il simbolo di questa immagine”.
Non mancano riferimenti al G8 dell’Aquila, per il quale il governo italiano, e più in particolare il premier, avrebbe chiesto un aiuto ad Obama per “mostrarsi un leader credibile a livello internazionale e ripulire la sua immagine”, e agli interessi americani in Italia (“L’Italia ci permetterà di consolidare i progressi fatti faticosamente nei Balcani negli ultimi vent’anni, le loro forze armate continueranno a giocare un ruolo importante nelle operazioni di peacekeeping in Libano e in Afghanistan”).
Insomma, ne sentiremo e leggeremo delle belle, non solo contro Berlusconi ma anche contro (o a favore, chissà) di altri esponenti politici italiani ed ex-Primi Ministri. Tutto merito (o colpa, fate un po’ voi) di Wikileaks, che continua la sua battaglia a favore della libertà dell’informazione.
Per leggere i testi integrali dei cablogrammi citati in questo post, fate pure un salto sul sito di Repubblica.
[Photo Credits | European People’s Party]