Gli italiani sono sempre più tecnologici ma non è ancora abbastanza

Le famiglie del Bel paese sono sempre più all’avanguardia cercando di stare al passo con il progresso e con le innumerevoli innovazioni tecnologiche ma, nonostante ciò, l’Italia, allo stato attuale delle cose, costituisce ancora il fanalino di coda d’Europa, specialmente in fatto di banda larga, posizionandosi direttamente al 22esimo posto in classifica.

La situazione della penisola è stata fotografata dal rapporto ISTAT “Cittadini e nuove tecnologie” e, se da un lato vengono evidenziati piccoli ma significativi passi avanti per quanto concerne la diffusione dei computer, di internet e della banda larga dall’altro, invece, si parla ancora di un paese che, purtroppo, è indietro rispetto al resto del vecchio continente presentando una situazione analogo a quella della Lituania.

È comunque importante notare come tra il 2010 ed il 2011 il divario tecnologico sia andato via via assottigliandosi: le famiglie in possesso di un computer sono aumentate notevolmente passando dal 57,6% al 58,8%, così come anche quelle aventi l’opportunità di accedere ad internet passando dal 52,4% al 54,5% e quelle in possesso di una connessione a banda larga registrando percentuali pari al 45,8% e segnando quindi un passo avanti rispetto al 43,4% dello scorso anno.

I più tecnologici, a quanto pare, sarebbero quei nuclei familiari in cui risulta presente almeno un minorenne (un dato questo che evidenzia come i giovani siano sempre più attratti dalle nuove tecnologie e dalle innumerevoli opportunità che, giorno dopo giorno, vengono offerte dal web).


All’esatto opposto, invece, vanno a collocarsi le famiglie costituite da da persone aventi dai 65 anni in su.

Tra tutte le famiglie, comunque, ad essere tra le più “tech” vi sono quelle in cui il capofamiglia è un dirigente, un imprenditore o, ancora, un libero professionista.

Ma quali sono i motivi in base ai quali molte famiglie italiane si tengono ancora alla larga dai PC e dal web? Le risposte sono diverse: la maggior parte dei nuclei familiari del Bel paese dichiara di non essere in possesso di un accesso ad internet a causa delle scarse competenze in merito, il 26,7%, invece, ritiene che internet sia inutile e poco interessante, un’altra parte dichiara di non disporre di un accesso ad internet casalingo poiché accede da un altro luogo, l’8,5% perchè ritiene che siano troppo costosi gli strumenti indispensabili per effettuare una connessione e, infine, una minima parte è dell’idea che i costi dei collegamenti siano eccessivi.

Ad essere particolarmente interessanti sono anche le ragioni principali per le quali i computer e l’accesso ad internet sono impiegati prevalentemente in Italia: la maggior parte degli italiani, specie i giovani, dichiara di servirsi frequentemente dei social media e dei social network, in particolare Facebook e Twitter, ma anche di usufruire della rete per inviare e ricevere e-mail, per cercare le informazioni d’interesse, soprattutto su Wikipedia, e per leggere notizie e riviste.

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