Apple, Australia e il caso 4G: rimborsi in arrivo per il nuovo iPad
Il nuovo iPad ha fatto il suo esordio sul mercato soltanto da pochissimo ma, nonostante ciò, le polemiche sorte attorno al device reso disponibile dalla ben nota mela morsicata risultano già molteplici e, a quanto pare, il principale pomo della discordia è risultato il suo essere stato proposto come tablet 4G.
Il nuovo iPad è, in effetti, un tablet 4G ma ciò che forse non tutti sanno (almeno stando a quanto accaduto nel corso degli ultimi giorni!) è che tale copertura risulta, ad oggi, estremamente limitata, confinata a pochi carrier statunitensi e canadesi, un dato questo che è stato messo in chiaro sin da subito da Apple.
Nonostante la celebre azienda di Cupertino abbia provveduto ad informare gli utenti il grado di comunicazione adottato potrebbe però risultare ancora lacunoso, motivo per il quale hanno avuto origine le polemiche in merito al nuovo iPad.
I problemi, in particolare, sono iniziati ad arrivare dall’Australia dove le autorità hanno attaccato Apple sottolineando il fatto che sebbene quest’ultima prometta un device Wi-Fi+4G in effetti risulta praticamente impossibile che un qualsiasi cittadino australiano possa sfruttare la seconda opzione nel proprio continente.
L’Australian Competition and Consumer Commission si è dunque interrogata se l’utenza sia stata informata di ciò e se coloro che hanno provveduto ad acquistare il nuovo iPad siano effettivamente consapevoli di tale dato.
Apple, stando a quelle che sono le informazioni attualmente disponibili, non sembrerebbe però essere intenzionata a fare il braccio di ferro con le autorità australiane sottolineando il fatto che il gruppo non è in alcun modo intenzionato a raggirare gli utenti e che, proprio per tale ragione, provvederà a rimborsare tutti coloro che ritengono di essere stati “truffati” con la falsa promessa del 4G.
La proposta è stata tempestivamente accolta dalla Corte Federale australiana ed unitamente ai rimborsi si è stabilito inoltre che entro il 5 aprile dell’anno corrente Apple dovrà provvedere ad accompagnare le diverse forme di advertising del suo nuovo tablet specificando il tutto oltre a contattare tramite e-mail tutti gli utenti che hanno già comperato la famosa tavoletta informandoli della vicenda e della possibilità di poter ottenere un rimborso.
Tenendo conto del fatto che la situazione europea risulta più o meno simile a quella australiana non è da escludere che il medesimo caso possa verificarsi anche nel vecchio continente così come dimostrano anche le prime avvisaglie arrivate da Danimarca, Svezia e Regno Unito.
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