Julian Assange può essere estradato in Svezia

Secondo quanto stabilito dalla Corte Suprema inglese Julian Assange potrà essere estradato in Svezia, un dato questo che va a configurarsi come un brutto colpo per la lunga battaglia legale che da ben 18 mesi a questa parte ha impegnato l’oramai ben noto fondatore di Wikileaks conto i suoi accusatori e che, tenendo conto di quanto recentemente sancito, potrebbe farlo finire direttamente nelle mani degli Stati Uniti, i suoi veri nemici.

L’ex hacker, infatti, ha sempre ritenuto di essere stato vittima della vendetta degli Stati Uniti per la fuga di dati, una tesi questa che, qualche tempo addietro, ha convinto vari gruppi di hacktivisti come nel caso di Anonymous che, appunto, tra il 2010 ed il 2011 si scagliarono contro le aziende ritenute colpevoli di non aver sostenuto Wikileaks.


Il fondatore di Wikileaks, che  fu accusato di molestie sessuali e stupro ai danni di due ragazze, quindi, si ritroverà a dover fare i conti con le accuse di violenza sessuale che lo attendono direttamente oltre il confine.

Allo stato attuale delle cose, però, non è stato ancora tutto deciso ed a partire da questo momento gli avvocati di Julian Assange avranno a loro disposizione due settimane di tempo massimo entro le quali poter ricorrere contro la sentenza nel tentativo di evitare che il processo di espatrio venga effettivamente messo in atto.

Secondo quanto sostenuto dagli avvocati di Assange, infatti, il fondatore di Wikileaks potrebbe appellarsi all’aiuto della Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo al fine di evitare di dover andare incontro, per forza di cose, all’estradizione.

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Via | The Guardian