Google Books e lo storico accordo con gli autori e gli editori francesi
Interessanti novità per Google e per i suoi utenti sono in arrivo dalla Francia poiché proprio nel corso delle ultime ore la ben nota azienda di Mountain View ha stretto uno storico accordo con le associazioni degli autori e degli editori francesi, il Syndicat national de l’èdition (SNE) e la Société des gens de lettres (SGDL), andando a decretare la fine di una battaglia legale in corso già da qualche tempo a questa parte e che andava a prospettarsi come particolarmente onerosa anche per un colosso quale big G.
Nello specifico, Google era stata accusata dagli editori francesi di aver digitalizzato migliaia di testi senza aver previamente ottenuto alcuna esplicita autorizzazione da parte degli aventi diritto ragion per cui, sempre secondo quanto sostenuto dagli editori, il materiale elaborato era stato riutilizzato per andare ad arricchire il già vasto archivio online di Google Books.
Al fine di mettere da parte ogni tipo di controversia il nuovo accordo siglato ha invece stabilito che Google, d’ora in avanti, potrà digitalizzare le pubblicazioni e gli aventi diritto potranno invece commercializzare le proprie opere e trattenere la maggior parte dei ricavi ottenuti andando quindi a dare una notevole spinta al mercato degli ebook in Francia, o almeno così dovrebbe essere.
Quello in questione va dunque a configurarsi per Google come un accordo di fondamentale importanza poiché, in tal modo, non solo big G potrà accrescere ancor di più il proprio business ma, per di più, potrà rendere disponibili online anche testi che sono molto difficili da reperire e che, in alcuni casi, non vengono neanche più stampati su carta.
Ben presto, quindi, così come reso noto dallo stesso team di big G, sulla versione francese di Google Play sarà possibile sfogliare, acquistare e scaricare ebook, un’opportunità questa che ad oggi non era stata ancora concessa.
Se per quanto riguarda la Francia la questione si fa più semplice dal fronte statunitense, invece, Google si ritrova ancora a dover fare i conti con alcune complicazioni.
Il giudice chiamato ad esprimersi in merito all’intesa tra l’associazione degli editori USA e Google ha infatti negato un accordo analogo a quello francese mettendo in primo piano i rischi di un possibile monopolio.