La truffa nigeriana è quella perfetta, parola di Microsoft

La truffa nigeriana (nigerian scam) è la tipologia di raggiro informatico maggiormente diffusa e che a distanza di diversi anni dalla prima testimonianza risalente, addirittura, al 1994, continua a funzionare senza problemi, o quasi, tanto da andare a coinvolgere un sempre maggior numero di persone e permettendo, al contempo, ai truffatori di raccogliere milioni e milioni di dollari.

Il copione, per chi non lo conoscesse, è il seguente: la vittima viene contattata tramite una email in cui le si offre la possibilità di sostanziosi guadagni o le si chiede un aiuto da rivolgere a presunte persone facoltose che hanno bisogno di movimentare denaro su conti correnti non tracciabili ed una volta ottenuti i soldi gli scammer scompaiono in maniera fulminea. 

Ma com’è possibile che dopo tutto questo tempo quello che potrebbe essere definito come il grande classico della truffa online tramite e-mail continui ancora a funzionare? Tra i tanti, a porsi questa domanda è stato anche il matematico Cormac Herley che dal suo ufficio in Microsoft ha scritto un saggio per poter scoprire e rendere pubblica la dinamica che si nasconde dietro il meccanismo della nigerian scam.

Sfruttando grafici, formule matematiche e diagrammi Microsoft ha quindi cercato di spiegare la diffusione del fenomeno e l’incidenza che quest’ultimo ha sul piano della sicurezza informatica.


Stando a quanto emerso l’obiettivo dei truffatori non sarebbe tanto quello di apparire credibili bensì di individuare il maggior numero possibile di utenti cerduloni al fine di massimizzare i loro guadagni illeciti.

Le vittime, infatti, vengono raggiramente in maniera abbastanza semplice promettendogli interessanti percentuali sui profitti della transazione proposta.

A dare particolare credibilità all’e-mail sono le storie sulla povertà e sulla corruzione dei paesi dell’Africa occidentale e non è un caso dunque che le persone più sensibili e generose vadano a configurarsi come i bersagli preferiti dei truffatori ed anche se si tratta di una minoranza dell’intera utenza internet mondiale il loro numero è comunque abbastanza preoccupante, così come sottolineato da Herley.

Se ne deduce quindi che più è assurda la mail e più è probabile che chi risponda e vada fino in fondo sia raggirabile per cui fallire è, almeno nella maggior parte dei casi, matematicamente impossibile.

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