P2P, gli utenti che scaricano contenuti illegali sono anche quelli che comprano di più
Lo hanno sempre sostenuto, e continuano tutt’ora a farlo, le major appartenenti al mondo del cinema ed a quello della musica ed associazioni di vario tipo: scaricare film, musica e video dalle reti di file sharing è una procedura che provoca danni economici irreparabili.
Coloro che scaricano contenuti da internet in maniera illegale infatti, nella maggior parte dei casi, non sono intenzionati a procedere all’acquisto dei medesimi contenuti sotto forma legale.
La recente indagine condotta dall’American Assembly, un’organizzazione indipendente affiliata alla Columbia University, ha però offerto un altro e ben diverso punto di vista della situazione.
Dal sondaggio, basato su migliaia di interviste telefoniche fatte ad utenti sia statunitensi sia tedeschi, si apprende infatti che i più accaniti downloader del web sono anche quelli che vanno a configurarsi come i più assidui consumatori di musica e film sulle piattaforme autorizzate alla distribuzione legale dei contenuti in questione.
Nel dettaglio, quindi, se da un lato gli utenti a stelle e strisce sono in possesso di raccolte di musica e di film costituite da un’immane quantità di contenuti “pirata” dall’altro i downloader acquisterebbero circa il 30% in più rispetto agli utenti che non sono legati alle reti di condivisione elettronica.
Unitamente a tale dato dal sondaggio in questione è stato inoltre possibile apprendere che il circa il 79% dei downloader presenta un età compresa nella fascia angrafica 18-29 anni, che le collezioni musicali degli “scariconi” statunitensi risultano comprensive di circa 1979 brani e che gli utenti che non sono soliti servirsi del P2P per arricchire le proprie raccolte di file multimediali contano invece 1264 brani.
Photo credits | American Assembly