Samsung, accusata dall’Antitrust UE per aver giocato sporco contro Apple
Guai in vista, o almeno così pare, per Samsung poiché proprio nel corso delle ultime ore la Commissione Europa ha inviato alla sudcoreana uno Statement of Objections, un documento, con prove circostanziate, mediante cui l’azienda viene accusata di aver agito in maniera sleale.
Nella lettera, nello specifico, viene fatto riferimento all’abuso di posizione dominante attuato dalla sudcoreana per impedire ad Apple di ottenere la licenza di brevetti, ritenuti essenziali, su basi non discriminatorie.
Il documento, per essere ancora più precisi, è la conseguenza di tutta una serie di apposite indagini avviate sul finire di gennaio dell’anno corrente durante le quali sono stati attentamente esaminati i brevetti FRAND relativi a tecnologie di connettività wireless 3G UMTS.
La legge non ammette che tali brevetti siano impiegati in cause in cui è richiesto il blocco delle vendite dei prodotti avversari poiché in tal modo viene violato il principio di libera concorreza.
Samsung, tuttavia, se ne è servita durante il suo contenzioso contro Apple.
Joaquin Almunia, il Commissario per la concorrenza, ha infatti dichiarato: “I diritti di proprietà intellettuale sono un aspetto fondamentale del mercato unico. Questi diritti però non dovrebbero essere usati in modo errato quando sono essenziali per costituire standard industriali che portano enormi benefici a imprese e consumatori”.
Samsung, dal canto suo, ha fatto sapere di aver ricevuto il documento, che al momento è in fase di studio e che intende difendersi con decisione da eventuali accuse errate continuando, al contempo, a cooperare pienamente con la Commissione certa del fatto che quest’ultima concluderà che l’azienda ha agito nel pieno rispetto delle regole comunitarie sulla concorrenza.
Tuttavia se la Commissione giungerà alla conclusione che Samsung ha effettivamente violato le norme vigenti potrebbe multare l’azienda per una somma equivalente sino al 10% del suo fatturato annuo.