Nasce oggi Quag e le ricerche in rete diventano social
Da oggi è disponibile in rete un nuovo strumento di ricerca delle informazioni: Quag. Progetto italiano, aumenta la ricerca classica rendendola social e permettendo un’interazione tra gli utenti con interessi comuni. Non si tratta di un tradizionale social network, ma di un mezzo per permettere agli utenti di avere risposte a un quesito (o darne).
Quag è completamente gratuito e, anche se lanciato ufficialmente oggi in beta, si presenta come uno strumento veloce e con una chiara interfaccia utente. Dopo avere effettuato la ricerca con Google o Bing e ottenuta la relativa SERP, Quag offre la possibilità di chiedere ulteriore aiuto a chi ha svolto una ricerca simile.
Il valore aggiunto di Quag, il cui nome nasce dalla fusione di Query+Tag, sta proprio nella collaborazione che si può instaurare tra gli utenti. Con Quag si può sapere quanti utenti hanno effettuato una ricerca simile e porgli una domanda “accedendo” così all’esperienza degli altri grazie alle loro risposte.
Dopo aver posto una domanda su un argomento interesse di una ricerca, gli altri utenti che hanno tale argomento tra i loro interessi sono informati di ciò tramite lo stream di Quag e via e-mail. Così possono rispondere alla domanda instaurando un dialogo che produce conoscenza nella comunità. E, ogni volta che qualcuno ritiene utile una o più risposte, può aumentare la reputazione di chi ha interagito sull’argomento. Un aumento della reputazione degli utenti aumenta la visibilità dei loro contenuti e, in base al livello di reputazione, è possibile moderare anche altri utenti. Chi effettua una ricerca, quindi, può conoscere il numero di utenti che hanno già effettuato ricerche simili, ma non sapere a priori chi questi siano al fine di garantire la privacy di ognuno. Domande e riposte (per scrivere le quali è necessaria la registrazione gratuita al servizio), invece, sono visibili a tutti sempre che l’utente lo voglia; infatti, è possibile anche pubblicare in anonimo. Dalla ricerca collaborativa nasce il motto di Quag: we search together.
Uno degli aspetti interessanti di Quag è l’integrazione con la barra laterale di Google normalmente destinata all’advertising. Installando l’add-on gratuito di Quag per Firefox o Chrome si ritrovano tutte le funzioni chiave del servizio nella barra laterale.
Il funzionamento di Quag si basa su SBIG (Search Based Interest Graph), un interest graph implicito generato automaticamente analizzando i metodi di ricerca degli utenti. In altre parole, Quag, in base alle ricerche svolte dagli utenti, individua gli interessi di questi ultimi. Inoltre, un algoritmo di pertinenza è in grado di mettere in contatto chi ha fatto ricerche non solo uguali sintatticamente, ma anche concettualmente (ad esempio chi ha cercato “gomme da neve” e “pneumatici invernali”).
Quag è appena nato e, seppur funzionante su tutti i dispositivi, ha bisogno di essere ridimensionato manualmente sugli smartphone come potrete notare accedendo al sito da uno di questi. Un piccolo inconveniente figlio dello status di beta del servizio. Cose che avvengono spesso in una Rete che, vista la velocità con si evolve e innova, è ormai tutta in perpetual beta.
Un po’ per la pulizia dell’interfaccia, un po’ per la velocità, un po’ l’approccio social aggiunto alla semplice ricerca, Quag sembra avere le carte in regola per diventare un servizio apprezzato dalla comunità della Rete. Voi, cosa ne pensate?