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Google Reader bloccato per questioni di Privacy: rispettarla costa troppo!

 
Desiree Catani
25 Marzo 2013
6 commenti

Abbiamo annunciato a malincuore la chiusura di Google Reader che ha stupito tutti, noi compresi. Non ci siamo limitati a diffondere la notizia, ma ci siamo focalizzati sulle alternative che potessero rincuorare gli utenti che presto dovranno rinunciare al servizio targato Mountain View. Il popolo del web ha cercato anche di arrestare la morte premature di Reader con delle apposite petizioni che, a quanto pare, non hanno assolutamente toccato il grande Google.


L’aggregatore di feed RSS è destinato a morire il primo luglio di quest’anno, ma per quale motivo? Ecco la principale domanda che tutti gli utenti si sono posti. Perché Google ha deciso di sbarazzarsi di questo servizio che, secondo molti, non richiedeva uno sforzo eccessivo? The Verge ha gettato luce sull’argomento prendendo informazione dal rapporto pubblicato da AllThingsD.

Almeno in parte, l’azienda ha deciso di chiudere Google Reader per una questione di privacy. La fonte dichiara che Google non ha più intenzione di rimanere bloccata in lunghe e dispendiose cause per colpa del mancato rispetto della privacy. Proprio recentemente ha dovuto sborsare 7 milioni di dollari per aver intercettato i dati Wi-Fi con le sue vetture di Street View.

Riuscire a rispettare ogni cavillo legale significherebbe un personale attivo costantemente su Google Reader che, dunque, richiederebbe molteplici risorse umane e soldi. Spese che, secondo l’azienda, sono superflue.

La decisione sembra essere definitiva e adesso abbiamo anche la probabile causa che ha portato alla morte il servizio. Secondo Nick Baum (Reader product manager) non vale la pena portare avanti il prodotto, a meno che non stiano per arrivare 100 milioni di utenti.

[ Via | The Verge ]

[ Photo Credits | byrion ]

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  • #1mauro

    str***ate, diciamo i fatti come stanno. Google reader non genera traffico per google ma e’ una piattaforma che porta gli utenti ad andare in altri siti a discapito di google. Google spera che gli utenti passino a G Plus, ma non ha capito nulla i feed rss sono a disposizione di tutti a prescindere che hai un account ad un qualsiasi socilnetwork del cavolo. I social network ci hanno fatto chiudere in eden chiusi…che peccato che il web abbia preso questa strada

    25 Mar 2013, 7:45 pm Rispondi|Quota
  • #2Mike

    Scusate l’ignoranza, ma come può Google Reader invadere la privacy?

    25 Mar 2013, 7:51 pm Rispondi|Quota
    • #3Alex.diste

      @Mike: per colpa di una stupida legge italiana sul copyright, che dice che se prendi da qualsiasi altra fonte del testo e lo riporti senza esplicito consenso scritto in pratica violi il diritto di autore.

      al massimo potresti copiare 300 caratteri di un contesto e comunque ci sono mille altri cavilli

      26 Mar 2013, 12:05 pm Rispondi|Quota
    • #4PaceyIV

      @Alex.diste:

      Per lo stesso motivo allora deve chiudere anche Google News!
      Anche in questo caso si tratta di un aggregatore di notizie fornite da altri siti. L’unica differenza è che uno usa feed rss registrati dall’utente, l’altro ricerca qualsiasi cosa da siti di notizie e li aggrega automaticamente.

      4 Apr 2013, 6:55 pm Rispondi|Quota
  • #5PaceyIV

    Al di là del fatto che non ho capito dove rientra la privacy in Google Reader, ma non può almeno rilasciare il sorgente del servizio come ha fatto per Wave?
    Almeno così chi è un bricciolo sveglio e ha un serverino se lo infila su ed è tutto contento!

    Perchè quella porcheria di Merdabook (facecoso) e affini non li chiudono allora?!?! Più violazione della privacy di quelli cosa c’è?!

    25 Mar 2013, 7:57 pm Rispondi|Quota
  • #6Giancarlo

    Mi stavo domandando la stessa cosa….
    Sembra quasi un ricatto, una palla inventata per indurre le persone a rinunciare al diritto alla privacy.

    “Noooo google, tu sei buono, rinuncio alla privacy, fatti pure tutti i fatti miei,
    intuisci dai miei dati che essendo interessato ai pannolini, ma avendo un’età avanzata, probabilmente sono incontinente…

    Ti do anche il permesso di rivendere i miei dati sensibili (dedotti e non) alle assicurazioni, così mi alzano il premio, in quanto incontinente….

    Google, fai quello che vuoi della mia privacy, pazienza se qualcuno se ne approfitterà, ma fammi usare i tuoi fantastici servizi!!!”

    29 Mar 2013, 6:18 pm Rispondi|Quota