smart ebike, pedalare non è mai stato così facile
La Settimana Internazionale del Mobile di Milano che si chiude oggi è stata l’occasione per vedere in giro per il capoluogo meneghino davvero tante installazioni e tanti oggetti dal design accattivante. È stata l’occasione per vedere anche un mezzo di trasporto dal fascino intramontabile al quale è stata applicata la tecnologia.
Come avrete intuito dall’immagine, il mezzo di trasporto in questione è una bicicletta. Non una qualsiasi, ma la smart ebike che di una bicicletta tradizionale ha solo l’aspetto perché design, materiali e tecnologia applicata la rendono unica nel suo genere.
La ebike è un mezzo di trasporto di design realizzato da smart, brand del gruppo Daimler conosciuto più per le quattro ruote e i due posti. Da un interessante esperimento di “dimezzamento” (due ruote e un posto) è nata questa bicicletta che in questi giorni è stata vista girare per Milano e che abbiamo avuto modo di provare. Che la ebike abbia un design accattivante è indiscutibile, ma le caratteristiche che rendono speciale questa bicicletta sono legate ai materiali, al motore elettrico di cui è dotata e agli optional.
Ciò che colpisce di più della ebike è sicuramente la “catena” che non è di tipo tradizionale. Questa è, infatti, sostituita da una cinghia in fibre di carbonio. La novità che stupisce sta proprio nel vedere le fibre di carbonio applicate per una parte meccanica in movimento. Fibre di carbonio solitamente applicate per la realizzazione di strutture leggere e resistenti (si pensi alle auto da Formula 1, ma rigide, .
L’altra grande caratteristiche è il motore BioniX integrato nel mozzo della ruota posteriore alimentato dalla batteria da 423 Wh nominali agli ioni di litio che garantisce un’autonomia fino a 100 Km. Nulla di nuovo, obietteranno alcuni. E invece, si. La novità sta nel fatto che il ciclista non è condotto dalla bici, ma assistito nella pedalata. Questo significa che non è necessario alcun tipo di patentino, non si può incorrere, poi, in multe per eccesso di velocità per il tipo di mezzo e, soprattutto, non è snaturato il mezzo di trasporto stesso. Il ciclista può decidere dall’unità di comando sul manubrio il livello di assistenza alla pedalata e di recupero dell’energia. Appena si accenna la pedalata, il motore BioniX offre sostegno al ciclista (sempre che questi lo desideri) evitandogli, così, fatica eccessiva soprattutto nelle salite. E durante le frenate è possibile recuperare l’energia cinetica per ricaricare la batteria. Il motore BioniX supporta il ciclista fino alla velocità di 25 Km/h, dopo di che tutta la velocità raggiunta è opera delle gambe.
Altre chicche sono le luci a led (con funzione di marcia diurna), i freni a disco idraulici e gli pneumatici Continental EcoContact Plus rinforzati e più resistenti alle forature rispetti a pneumatici normali da bicicletta.
Per offrire comodità al ciclista, sono poi disponibili optional come la porta USB per ricaricare, ad esempio, uno smartphone che, con un altro accessorio (il supporto per smartphone), può essere usato come navigatore satellitare durante le passeggiate senza rischiare che si scarichi. Non mancano ovviamente anche caschi, giubbotti, porta pacchi (la ebike può trasportare un carico massimo totale di 114 Kg) ed altro ancora.
La ebike realizzata da smart consente di godere della praticità della bicicletta ovunque (anche in luoghi dove le salite non mancano) persino a chi non è proprio un habitué delle due ruote. Anche dopo una giornata di pedalata si è certi di scendere dalla ebike senza dolori, senza affaticamento e senza aver versato una goccia di sudore. Utile soprattutto, quindi, al professionista che deve muoversi in contesti urbani dal traffico congestionato o soggetto a limitazioni anti inquinamento. Si, al professionista, perché oltre al peso non in linea con quello delle normali bici (Kg 26 ca. nonostante forcella e telaio in alluminio) anche il prezzo non è per nulla allineato con quello di una due ruote tradizionale. Parliamo di € 2900 ca.; non un prezzo democratico, ma sicuramente giustificato dalla soluzioni tecnologiche adottate. Perché la tecnologia non è solo software, ma anche “hardware”.