Opera Next 15 basato su Chromium, la grande svolta è arrivata
Lo scorso febbraio, Opera Software aveva annunciato di voler cambiare il motore del suo browser e di sostituirlo con Webkit (prima di virare su Blink) . Ebbene, il grande giorno è arrivato: la software house norvegese ha rilasciato la prima beta del suo Opera Next, la versione 15 dell’applicazione basata su Chromium.
Il nuovo Opera è disponibile sia per Windows che per Mac, ma vi avvertiamo, se siete fedelissimi della vecchia “O” rossa, rimarrete parecchio delusi. Questa nuova incarnazione del navigatore scandinavo, infatti, ha perso quasi del tutto la sua identità trasformandosi in una sorta di Chrome, sì veloce, ma senza tutte quelle belle cose che ci fanno apprezzare il browser di casa Google.
Ricordate tutti gli strumenti e le millemila funzioni che facevano di Opera una soluzione all-in-one per tutte le esigenze? Beh, sono sparite in favore di una struttura più snella ed adatta alle esigenze del Web odierno. Perfino il client di posta elettronica che era incluso nel software è stato tagliato e reso disponibile come applicazione stand-alone.
Fortunatamente non mancano le estensioni, da Adblock Plus ad Evernote Web Clipper ce n’è un po’ per tutti ma ovviamente il catalogo è molto meno ampio di quello offerto da Chrome o Firefox. È rimasto intatto lo speed dial – lanciato proprio da Opera e poi ripreso dai browser concorrenti – ed a questo sono state aggiunte due pagine speciali, Scopri e Archivio, che permettono di leggere notizie provenienti da varie fonti e organizzare in maniera rapida i preferiti.
Tra le feature superstiti rispetto alle versioni precedenti di Opera, c’è anche la compressione dei dati per le connessioni meno rapide, che adesso si chiama Off-road mode (prima era Opera Turbo) e prevede il supporto per il protocollo SPDY.
Insomma, allo stato attuale, Opera ha perso la sua identità. Staremo a vedere se con le prossime release riuscirà a ricostruirla e – perché no? – a ritagliarsi uno spazio nel mercato dei browser Desktop come alternativa a Chrome per chi non digerisce troppo il “grande occhio” di Google.
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