Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni
I Google Glass, uno tra i dispositivi più desiderati e chiacchierati degli ultimi mesi, faranno la loro comparsa sul mercato entro il primo trimestre del prossimo anno. Prima che la commercializzazione degli occhialini di big G venga avviata è però necessario far luce sugli eventuali rischi per la privacy che potrebbero derivare dal loro utilizzo.
A far tale richiesta sono state le autorità garanti di tutto il mondo mediante un’apposita lettera spedita direttamente a Larry Page e nella quale il CEO viene sollecitato ad avviare immediatamente un confronto apposito per fornire chiarimenti sulla questione.
La principale preoccupazione delle autorità è data dalle applicazioni che sfrutteranno le tecnologie di riconoscimento facciale.
Quali informazioni raccoglie Google attraverso i “Glass”, i famosi occhiali a realtà aumentata? Con chi le condivide? Come intende utilizzarle? Come viene garantito il rispetto delle legislazioni sulla privacy? Come pensa Google di risolvere il problematico aspetto della raccolta di informazioni di persone che, a loro insaputa, vengono “riprese” e “registrate” tramite i Glass.
A tal proposito, però, Google ha già fatto sapere, durante le scorse settimane, che sino a quando non sarà disponibile un sistema efficace che consenta di evitare eventuali abusi app di questo genere saranno bloccate.
Come Google ha già fatto per anni, non abiliteremo funzioni di riconoscimento facciale sui nostri prodotti senza efficaci misure di protezione per la privacy. Dunque, al momento le applicazioni di questo tipo per Glass non saranno approvate.
Le autorità temono poi per la registrazione video e per le eventuali foto scattate sfruttando l’obiettivo annesso agli occhiali per la realtà aumentata.
Per il momento dal fronte Google non è ancora giunta alcuna risposta ma di certo la questione sarà soggetta ad ulteriori risvolti nel corso delle prossime ore.