Asus punta su Chromebook, smartphone e wearables devices per rilanciarsi
La situazione di sostanziale stallo in cui si trova il mercato PC ha portato i conti di Asus a registrare un –26% nei profitti netti rispetto all’anno passato: un risultato poco confortante che ha portato i vertici dell’azienda taiwanese a rivedere i suoi piani per il futuro e a puntare su una più vasta gamma di device.
Secondo quanto riportato dal Taipei Times, il CEO di Asus, Jerry Shen, ha anticipato che nel 2014 la società punterà a rafforzare i suoi utili diversificando l’offerta per il pubblico e lanciando prodotti mirati a vari tipi di utenza.
Fra questi, ci dovrebbero essere un paio di Chromebook (uno da 11,6 pollici venduto a 199$ e uno da 13,3 pollici venduto a 249$), alcuni smartphone di cui inizieremo a vedere qualcosa al CES di gennaio e dei wearables devices (dispositivi da indossare) non ancora identificati, probabilmente smartwatch.
Tutte queste novità, rassicura il CFO di Asus David Chang, non distoglieranno il gruppo dal suo core business (i computer) ma porteranno ad una rimodulazione delle priorità rispetto al mercato: “Rimaniamo ottimisti circa il desktop e il mercato dei laptop”, ha detto. “Ma la nostra priorità è fare business sugli smartphone e ottenere un profitto per l’anno prossimo”.
Troppo tardi? Staremo a vedere. L’importante, per noi consumatori, è che un’azienda importante come Asus abbia capito l’importanza di ampliare la propria offerta con device che potrebbero rappresentare un’interessante sorpresa nei mercati di smartphone, Chromebook e wearables devices. Più scelta c’è e meglio è.