Google, multa di 17 milioni di dollari per il caso Safari
A luglio dello scorso anno Google era stata multata ed invitata al pagamento di 22,5 milioni di dollari per aver aggirato il blocco dei cookie di Safari al fine di poter tracciare con maggior facilità gli utenti impegnati nell’utilizzo del browser web di Cupertino.
Alla precedente somma di denaro vanno ora a sommarsi altri 17 milioni di dollari in seguito al pagamento dei quali il caso potrà dirsi definitivamente chiuso (o almeno si spera).
Google ha infatti firmato un nuovo patteggiamento facendo in tal modo decadere le accuse mosse da 37 stati americani relativamente al tracciamento non autorizzato degli utenti mediante la creazione di cookie nella versione mobile di Safari.
Big G avrebbe agito aggirando le impostazioni relative alla privacy degli internauti tra giugno del 2011 e febbraio del 2012 creado appositi file all’interno dei device così da conoscere le abitudini online degli utenti senza richiedere loro il consenso.
Il neo accordo è stato reso noto nella giornata di ieri durante la quale è stato inoltre condiviso un documento scritto da Google con cui l’azienda si impegna a non utilizzare nuovamente parti di codice in grado di aggirare le impostazioni dei browser contro la volontà degli utenti a meno che non si tratti di un’operazione mirante a porre rimedio ad eventuali falle di sicurezza, frodi informatiche e problemi tecnici. L’azienda di Mountain View si è inoltre impegnata nel fornire informazioni più dettagliate in merito all’utilizzo dei cookie per i prossimi cinque anni.
Difficilmente il patteggiamento inciderà in termini economici sullo stato di salute di Google ma è ovvio che il verificarsi di una vicenda del genere può andare a ledere la reputazione di una tra le aziende più importanti e imponenti dell’intero panorama dell’IT.
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