Google blocca le estensioni per Chrome che non provengono dallo store ufficiale
In seguito all’annuncio dello scorso novembre, Google ha deciso di bloccare le estensioni per Chrome che non sono presenti sullo store ufficiale rendendole inutilizzabili. Questo significa che non possiamo più scaricare i pacchetti crx degli addon da siti di terze parti e installarli liberamente nel browser tramite drag-and-drop, come abbiamo fatto fino a qualche giorno fa.
Oltre a ciò, è prevista la disattivazione automatica di tutte le estensioni prelevate da fonti diverse dal Chrome Web Store e installate “manualmente” con la tecnica di cui sopra. Per farle tornare a funzionare, occorre cercare una loro versione più aggiornata all’interno dello store ufficiale, incrociando le dita affinché gli sviluppatori abbiano provveduto a caricarla (ipotesi da scartare per addon, come ad esempio quelli per scaricare video da YouTube che non sono ammessi sul Chrome Web Store).
Queste novità per il momento riguardano solo gli utenti Windows, i più colpiti dal fenomeno delle estensioni malevole. Ma basta il solo rischio malware a giustificare una mossa così drastica? Non sarebbe stato più opportuno strutturare Chrome come Android, con un’impostazione (disattivata di default) che consentisse di installare software proveniente da fonti non verificate? La domanda, probabilmente, non ce la stiamo ponendo solo noi.
Ad ogni modo, è doveroso sottolineare che tutte le restrizioni di cui abbiamo parlato finora non riguardano gli utilizzatori di Chrome dev e gli utenti business, i quali possono attivare l’installazione degli addon provenienti da siti di terze parti agendo sui criteri di gruppo.