Rivoluzione Firefox, in arrivo estensioni in stile Chrome e processi separati
Firefox si sta trasformando in un clone di Chrome? Forse no, ma bisogna ammettere che Mozilla ce la sta mettendo tutta per avvalorare questa tesi.
Dopo aver introdotto una UI “semplificata” chiaramente ispirata a quella del browser di Google e aver adottato il suo stesso sistema di release, gli sviluppatori di Firefox hanno deciso di aggiungere due nuovi tasselli che porteranno dritti verso la chromizzazione del loro software.
A partire dal prossimo dicembre, le API utilizzate per lo sviluppo delle estensioni di Firefox verranno infatti sostituite da una nuova piattaforma denominata WebExtensions che porterà alla nascita di add-on praticamente identici a quelli di Chrome, Opera Browser e Microsoft Edge (tanto è vero che potranno essere resi compatibili con ognuno di questi browser con pochissime modifiche da parte degli sviluppatori).
Il supporto per le vecchie estensioni verrà mantenuto per 6 mesi dopo il rilascio di Firefox 43, che dovrebbe uscire per l’appunto a dicembre, dopodiché verrà troncato definitivamente. Inoltre, dal prossimo 22 settembre le estensioni sviluppate per Firefox dovranno essere necessariamente controllate e firmate da Mozilla per funzionare. E le novità non finiscono qui.
Un’altra rivoluzione che di qui a qualche mese coinvolgerà Firefox è quella che riguarda la separazione dei processi del browser con l’utilizzo di un sistema di sandboxing analogo a quello di Chrome, Safari e altri browser. Ciò, detto in parole povere, significa che ogni scheda e ogni estensione avrà un processo a sé stante (con tutti i vantaggi del caso).
Insomma, ce ne sono davvero tante di novità all’orizzonte, su questo non si discute, ma ci sembra che il mercato dei browser si stia leggermente appiattendo. Parliamo spesso di nuove release, perfino di nuovi browser (come nel caso di Edge) ma alla fine questi software si stanno assomigliando tutti, e questo è un gran peccato.
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