Dal tavolo da gioco alle app su smartphone e tablet: la rivoluzione delle carte
Dal tavolo affollato al bar e le serate in compagnia degli amici alle app su smartphone e tablet e ai software per pc. L’emergenza Covid e le misure restrittive sugli spostamenti non potevano non influenzare anche il mondo dei giochi di carte, da sempre passatempo particolarmente amato in ogni parte del mondo, ma sempre meno legato alla sua modalità tradizionale “in presenza”.
L’isolamento domestico ha accelerato la rivoluzione di un passaggio al digitale che nei decenni scorsi era certamente proseguita con un passo meno spedito di quello odierno. I cambiamenti erano iniziati tra gli anni ’80 e ’90. È in quel periodo infatti che l’industria dell’intrattenimento ha affrontato il boom dei videogiochi. Le carte non potevano certamente restare escluse dalla svolta epocale. Si pensi solo al successo del Solitario di Windows, integrato nel sistema operativo a partire dal 1990, un passatempo così apprezzato negli anni da essere reinserito anche nelle più recenti versioni del software della Microsoft.
L’avvento di Internet e la progressiva diffusione della rete su larga scala hanno aperto le porte all’interazione a distanza. Fu proprio una software house dedita al gioco d’azzardo ad avere per prima l’idea di un gioco in rete. La Microgaming, con sede nell’isola di Man, nel 1994 realizzò il primo vero software al mondo di casinò online, un settore che ha vissuto un ampio sviluppo anche in tempi più recenti allontanando il pubblico dalle vecchie sale. Il numero di connessioni e la velocità di traffico dati in tutti i continenti, infine, hanno consentito di avvicinare giocatori di ogni parte del globo e di sviluppare vere e proprie piattaforme dello svago, dando impulso finanche al gioco professionistico e a tornei per esperti.
In questa fase non c’è ambito del mondo dei giochi che non abbia visto una crescita. Giochi di carte inclusi, ovviamente. Alle celebri slot si sono aggiunti poker, baccarat, blackjack fino alle tradizioni napoletane della scopa e della briscola.
Secondo l’agenzia Agimeg, che eleabora dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2020 la spesa degli italiani nei casinò online è stata pari a 1,2 miliardi di euro, con una crescita del 46,4% rispetto all’anno precedente: un incremento legato anche alla chiusura della raccolta dei giochi attraverso la rete fisica. Le cifre confermano che i luoghi storici del gioco vivono i tempi più duri della loro storia. Forse oggi nemmeno i più grandi appassionati sanno quali sono i quattro casinò più famosi in Italia o come ci si comporta a un tavolo verde.
Il mondo del gioco online ne approfitta per provare a creare esperienze realistiche. Nelle sezioni live, talvolta le fasi di una partita a carte possono comunque essere gestite da un croupier in carne ed ossa, per creare l’atmosfera delle vecchie sale.
Il successo delle app sui dispositivi mobili è un’altra naturale conseguenza di questa tendenza al digitale. Sullo store di smartphone e tablet Android, Google Play, ad esempio l’applicazione “Solitario” vanta oltre 10 milioni di download e un punteggio che si avvicina al massimo possibile dopo quasi 100mila giudizi espressi dagli utenti. In vetta alle classifiche spuntano “Ramino” e “Scopa”. Le app dedicate al poker arrivano a superare i 50 milioni di installazioni ciascuna. L’offerta del menu dei giochi è sempre più variegata. Con buona pace degli aficionados delle sale più celebri.