Google+ è davvero una città fantasma virtuale?

A gennaio dell’anno corrente Google ha reso noto alla vasta utenza che Google+, il suo social network orami non più tanto “neo”, aveva raggiunto e superato i 90 milioni di utenti.

A tale dato è andato poi ad aggiungersi quello di un report di terze parti secondo cui, dopo poche settimane, Google+ avrebbe raggiungere i 100 milioni di utenti e che tale cifra sarebbe aumentata nel corso dei mesi successivi toccando i 400 milioni di iscritti entro la fine del 2012.

Un recente articolo apparso sul Wall Street Journal fa però sorgere qualche dubbio su quello che sarà l’effettivo futuro di Google+.

Infatti, basandosi sui dati forniti da comSore circa il tempo che l’intera utenza mondiale avrebbe trascorso impegnandosi nell’utilizzo dei social media nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2011 (i dati in questione non tengono conto del traffico mobile) il Wall Street Journal ha dfinito Google+ come una ghost town, ovvero una città fantasma.

Facebook spia i messaggi degli utenti? No.

Un allarmante articolo apparso nei giorni scorsi sul Sunday Times (visibile solo a pagamento) ha accusato Facebook ed altri “big” di Internet, come Flickr e YouTube, di usare le proprie app mobile per spiare i messaggi conservati sugli smartphone degli utenti. Di fronte ad una rivelazione del genere, in Rete è scattato subito il panico ma probabilmente la situazione è meno grave di ciò che vogliono farci credere i giornalisti britannici. Il motivo è stato spiegato dai responsabili di Facebook.

Nell’App store di Android, i permessi della app di Facebook includono la lettura e la scrittura di SMS. Il motivo di ciò è che abbiamo fatto alcuni test (non con il pubblico generale) di prodotti che richiedono una comunicazione fra il sistema di SMS e l’applicazione di Facebook“, hanno spiegato dei rappresentanti di Facebook al sito Business Insider. “Molte app per la comunicazione usano questo tipo di permessi. Pensate a tutte quelle applicazioni che si pongono come alternative al sistema di messaggi standard del sistema“.

Icone Pinterest, due set free per i vostri blog

Anche se sono ancora in molti a nutrire dubbi circa la sua utilità e la sua “durata”, Pinterest è il social network del momento. Se rimanga o meno sulla cresta dell’onda al momento pare non importare a nessuno, quello che importa è essere presenti su Pinterest e farlo sapere a quanta più gente possibile.

Alla luce di ciò, oggi abbiamo deciso di dedicare la nostra rubrica settimanale con le icone proprio a questo ennesimo social network e di proporvi due set free da usare sui vostri blog o siti Internet. La scelta non è ancora vastissima, ma per cominciare a pubblicizzare il proprio profilo diremmo che può andar bene. Ecco tutto:

Round Social Media Icons

Come potete ben vedere dall’anteprima qui sopra, si tratta di un set di icone social dedicato a tutti i principali social network. Fra questi c’è anche Pinterest. Le icone sono 26, sia a colori che in bianco e nero, e sono disponibili nei formati PNG e PSD. La risoluzione è di 32×32 pixel.

RockMelt, estensioni per renderlo più social

Essendo basato su Chromium, RockMelt, il browser social-centrico ideato dal papà di Netscape, è compatibile con molte delle estensioni per Google Chrome. Cosa che ci permette di espandere ancora di più le sue capacità e farlo diventare ancora più social di quanto non sia out of the box.

Oggi vogliamo quindi proporvi una lista con le migliori estensioni per RockMelt che vi permetteranno di trasformare il vostro nuovo browser in una cabina di comando dalla quale interagire alla grande con tutti i vostri amici sui social network, rispondere alle e-mail e gestire il tutto in maniera più rapida e produttiva. Cominciamo subito.

  • Mail Checker Minus – un notifier per Gmail da preferire a quello standard presente nell’App Center di RockMelt per una sola ragione: permette di aprire la propria inbox nella sidebar laterale del browser e di marcare i messaggi come letti da lì o addirittura dalle notifiche desktop che compaiono all’arrivo di nuove e-mail.
  • OmniMail – integra Gmail nella barra degli indirizzi di RockMelt, permettendo di lanciare la pagina di composizione di un nuovo messaggio semplicemente digitando il termine mail seguito dal nome o dall’indirizzo del destinatario. Durante la digitazione, nella omnibar compaiono i suggerimenti per il completamento automatico di nomi e indirizzi.
  • Rapportive – rende Gmail più social inserendo una sidebar laterale alla destra dei messaggi aperti in cui vengono visualizzati i recapiti del mittente sui social network (Facebook, Twitter, ecc.) e le attività recenti che riguardano quest’ultimo.

TimelineRemover, disattivare diario Facebook con un click

Come i più assidui di voi sicuramente ricorderanno, qualche settimana fa vi abbiamo proposto una guida su come disattivare la Timeline di Facebook con degli script per Firefox e Chrome. Qualcuno però potrebbe essersi scoraggiato di fronte alla necessità di installare varie estensioni e maneggiare script che per i non geek sono un oggetto ancora misterioso, ed è per questo che oggi vogliamo segnalarvi l’esistenza di TimelineRemover.

Si tratta di un’estensione per Chrome e Firefox (le versioni per Safari ed Internet Explorer sono in lavorazione) che permette di disattivare diario Facebook con un click senza dover armeggiare con script o altri add-on. Usarlo è semplicissimo ed oltre a disattivare la Timeline permette anche di riattivarla a piacimento.

Estensioni per Pinterest, le migliori da provare subito

Sì, tranquilli, partiamo con ordine. Che roba è Pinterest? Pinterest è un nuovo social network molto in voga nelle ultime settimane basato esclusivamente sulla pubblicazione di immagini e video. Ogni utente può creare delle lavagne (board) e appiccicarci sopra (pin) tutte le foto e i video che vuole; non solo quelli caricati da PC o smartphone ma anche quelli presi dal Web; con il fine di creare delle raccolte che possano essere sfogliate ed apprezzate dagli altri. Gli altri sono i follower, che proprio come su Twitter, possono decidere quali utenti e quali board seguire senza obbligo di reciprocità.

Il servizio è ovviamente gratuito ma per il momento non è aperto a tutti. Per accedere a Pinterest, bisogna ricevere un invito da parte di chi è già dentro oppure cliccare sul pulsante Request an invite che si trova in home. Di solito, nel giro di un paio di giorni il permesso ad effettuare l’accesso viene dato a tutti.

Fatta questa doverosa premessa, passiamo al tema principale del post: le estensioni per Pinterest disponibili attualmente su Chrome/RockMelt, Firefox ed altri browser grazie alle quali si può rendere più piacevole e divertente la navigazione all’interno di questo promettente social network. Ce n’è un po’ per tutti i gusti, quindi diremmo di non perdere altro tempo e vedere subito cosa ci servono di bello Chrome Web Store e simili.

Facebook irraggiungibile per colpa di un film?

Come già anticipato sulla nostra bacheca ufficiale, ieri sera Facebook è risultato offline per qualche minuto, qualcuno dice cinque altri dicono addirittura quindici, ma al momento non è questo che ci interessa. Ciò che ci piacerebbe tanto sapere è: perché Facebook è risultato nuovamente irraggiungibile nel giro di pochi giorni?

La settimana scorsa si era verificata una cosa simile e si era parlato di un problema ai server, un normalissimo problema ai server del social network di Mark Zuckerberg che avrebbe escluso un attacco hacker ad opera di Anonymous o qualche “cane sciolto”. Adesso però il problema si ripropone.

Anche stavolta Anonymous non c’entra niente? Così pare, anche perché al momento in cui scriviamo sull’account Twitter del gruppo non sono comparse rivendicazioni o smentite. Ma le cose potrebbero essere andate in maniera ancora più “particolare”. Stando a quanto riportato da Neowin, il down di Facebook sarebbe da attribuire a… un film!

Facebook, tutti i numeri del social network di Mark Zuckerberg

Senza addentrarci troppo in tecnicismi con cui la maggior parte di noi non ha particolare dimestichezza, ieri Facebook ha iniziato il percorso che porterà il social network più famoso del mondo ad essere quotato in borsa nel giro di qualche mese. Dalle carte preparate da Mark Zuckerberg e soci sono emersi tantissimi dati e statistiche interessanti che ci aiutano a capire davvero quanto è grande Facebook e quanti soldi riesce a macinare nel giro di un anno.

Eccoveli raccolti in un mega-elenco che comprende tutti i numeri di Facebook, non solo azioni e fatturato, ma anche numero di utenti attivi, dipendenti e tutto quello che ruota intorno al mondo di quello che il cinema ci ha presentato come The Social Network.

  • 1$ è lo stipendio simbolico che riceverà il CEO Mark Zuckerberg dal 2013 (lo stesso stipendio che prendeva anche Steve Jobs).
  • 12% delle entrate di Facebook vengono Zynga, fra pagamenti e pubblicità inserite all’interno dei giochi.
  • 15 aziende sono state acquisite da Facebook fino ad ora.
  • 21 volte compare nelle carte il nome di aziende partner o competitor di Facebook. Il nome di Google è scritto 14 volte, Google+ e Twitter un paio, Microsoft cinque volte, Friendster e MySpace non ci sono.
  • 35 volte viene menzionata nei documenti la parola “privacy.”
  • +39.4% i profitti di Facebook dal 2010 al 2011.
  • +46.8% le entrate di Facebook dal 2010 al 2011.
  • 56% delle entrate di Facebook viene da aziende pubblicitarie e piattaforme di sviluppo basate negli USA. Nel 2010 erano pari al 62% delle entrate.
  • 70 lingue diverse sono supportate da Facebook.
  • 3.200 sono i dipendenti di Facebook in giro per il mondo al 31 dicembre 2011.
  • 200.000$ è costato il dominio “facebook.com” dopo l’eliminazione del prefisso “the” nel 2005.
  • 783.529 dollari sono stati spesi da Zuckerberg per il programma “comprehensive security” del 2011 riguardante l’installazione e la manutenzione degli impianti di sicurezza nella residenza personale del fondatore di Facebook, il costo annuale del personale per la sicurezza e l’uso dell’aereo privato.
  • 1.9 milioni è il numero di piedi quadrati (176.000 metri quadri) che Facebook ha affittato per i suoi uffici in tutto il mondo al 31 dicembre 2011.

Mark Zuckerberg voleva vendere Facebook

Nel corso di questi anni, Mark Zuckerberg si è costruito la fama dell’uomo dei “no”, colui che ha creduto fin da subito nella sua creatura (Facebook) e, per questo, ha declinato ogni offerta di acquisto. Perfino lo scorbutico Steve Jobs prese in simpatia il giovane Mark per questo suo modo di agire. Ma è davvero così? Zuckerberg non ha mai pensato di vendere il social network che lo ha reso ricco e famoso? Secondo quanto riportato da ZDNet, in passato la tentazione ci fu.

Era il luglio del 2004, Facebook contava già un milione di iscritti (o quasi) ma nella mente di Zuckerberg scalpitava un altro progetto: Wirehog, un programma di file sharing diretto che di lì a poco avrebbe visto la luce (e poi di nuovo l’oblio, ma ci arriviamo dopo).

L’attenzione e le speranze che il ventenne Mark riponeva nel nuovo progetto erano tantissime, al punto che aveva deciso di vendere Facebook per focalizzarsi su Wirehog subito dopo il suo trasloco da Cambridge alla Silicon Valley. A testimoniarlo, una conversazione avuta da Zuckerberg con un suo confidente in chat  il 26 luglio 2004. Ve la proponiamo di seguito.

Timeline Movie Maker per Facebook, creare un video di presentazione del proprio Diario online

Ricordate il video che lo scorso Mark Zuckerberg e soci pubblicarono per pubblicizzare la Timeline di Facebook al suo lancio? Esatto, quello in cui si vedeva il profilo di un utente da varie angolazioni con una musica di sottofondo e diversi focus sulle sue foto, i suoi video, ecc.. Bene, ora possiamo avere tutti un filmatino del genere.

Grazie al servizio Timeline Movie Maker realizzato da Facebook in collaborazione con Definition 6, in una manciata di minuti tutti gli utenti di Facebook con almeno 75 foto pubblicate sul proprio profilo possono ottenere un video di presentazione della propria Timeline (il Diario di Facebook per chi si vuole attenere alla traduzione italiana del social network) da condividere con gli amici. Al momento solo tramite link, perché l’embed non va.

Tricked Out Timeline, creare copertine per la timeline di Facebook con effetto carta stracciata


Avete deciso di passare questa domenica curando e personalizzando i vostri profili social? Se la risposta è sì, prendetevi cinque minuti di tempo e fate un salto su Tricked Out Timeline, un simpatico servizio online gratuito che permette di creare copertine per la timeline di Facebook con effetto carta stracciata o con effetto Two for One (ossia con la foto del profilo che si integra perfettamente con la cover del profilo) in maniera estremamente rapida e semplice.

Per usarlo, non dovete far altro che collegarvi alla pagina principale del servizio e cliccare sul pulsante Rip O! (effetto copertina stracciata) o sul pulsante Two for One! (immagine del profilo e cover integrate) a seconda del tipo di copertina che desiderate creare. A questo punto, caricate l’immagine da usare come copertina della timeline di Facebook cliccando prima su Sfoglia e poi su Upload e procedete alla creazione della vostra cover aiutandovi con l’anteprima visualizzata sulla destra.

Anonymous manda Facebook K.O. per 10 minuti, poi la smentita


Un mondo senza Facebook? È esistito, solo per una decina di minuti, solo per alcuni utenti in determinate aree geografiche, ma è esistito. Nella giornata di ieri, infatti, il social network fondato da Mark Zuckerberg ha avuto un misterioso stop di circa 5-10 minuti in cui gli utenti non sono riusciti ad accedere al sito ed è subito iniziata la caccia all’assassino: chi ha ammazzato – pardon – tramortito Facebook? Tutti gli indizi riconducono all’ormai celeberrimo gruppo di hacktivisti Anonymous ma forse le cose non sono andate come molti sospettano. Andiamo per ordine.

Qualche giorno fa si è sparsa la voce secondo cui Anonymous attaccherà Facebook il 28 gennaio prossimo, solo questo ha determinato in molti la convinzione che i responsabili del mini-blackout di ieri siano stati proprio gli hacker attivisti più famosi del momento, ma in serata è arrivata la smentita ufficiale degli Anonymous su Twitter (@anonops): “#Facebook.com is NOT under denial of service attack. STOP LYING” (Facebook non è sotto attacco denial of service, finitela di mentire). Abbastanza eloquente, al punto che il tweet è stato riportato anche da AnonSec, altro account Twitter molto vicino agli Anonymous che in precedenza aveva lasciato intendere che Facebook fosse realmente sotto attacco.

Pretty Facebook Chat: spostare e personalizzare la chat di Facebook, modificare il font ed aggiungere emoticons extra

Se siete del parare che le dimensioni del font della chat di Facebook siano eccessivamente ridotte o, ancora, se avete intenzione di personalizzare al meglio le vostre conversazioni aggiungendovi nuove e simpatiche emoticons allora, cari lettori di Geekissimo, non potrete esimervi dal dare un’occhiata a Pretty Facebook Chat… a patto però che il browser web impiegato sia Google Chrome!

Pretty Facebook Chat, infatti, è un’estensione specifica per il browser web del gran colosso delle ricerche in rete che, una volta in uso, sarà in grado di migliorare, e non di poco, la propria esperienza della chat di Facebook offrendo tutta una serie di interessanti opzioni extra e che, ovviamente, di default non vengono messe a disposizione dal rinomato social network in blu.

Nello specifico, grazie a Pretty Facebook Chat sarà possibile trascinare in un qualsiasi punto la finestra della chat, modificarne le dimensioni ed agire anche su quelle del font, aggiungere ombre, animazioni e visualizzare un’ulteriore ed apposite finestra dalla quale scegliere nuove emoticons da utilizzare, così come illustrato anche nello screenshot d’esempio presente ad inizio post.

Notification Control, semplificare e velocizzare la gestione delle notifiche dei servizi di social networking

Tutti noi, giorno dopo giorno, ci ritroviamo ad utilizzare un gran numero di servizi di social networking e varie altre risorse, sempre a sfondo social, disponibili online.

Tali servizi, qualora configurati in tal modo, inviano all’utente notifiche tramite e-mail facenti riferimento alla maggior parte degli aggiornamenti come, ad esempio, richieste di amicizia, commenti, nuove info relative ai propri amici e molto altro ancora.

La ricezione di queste e-mail, qualora in gran numero, potrebbe però creare all’utente non pochi fastidi ritrovandosi ad avere a che fare con una casella di posta elettronica piena zeppa di messaggi che ne rendono complicata la gestione, almeno nella maggior parte dei casi.

Si potrebbe quindi desiderare di disattivare la ricezione delle e-mail o quanto meno di quelle relative ai servizi meno impiegati ma, nonostante ciascun di essi metta a disposizione un’apposita pagina mediante cui gestire tale feature, potrebbe risultare complicato riuscire individuare quanto d’interesse.