Inbox 2.0, l’e-mail diventa “social”

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E se i social network si spostassero dal Web alla posta elettronica? È quanto ipotizza Saul Hansell all’interno della rubrica Bits del New York Times, secondo cui Google e Yahoo! avrebbero dei piani molto simili per rispondere allo strapotere di MySpace e Facebook: far diventare i propri sistemi di e-mail dei social network, in una sorta di “Inbox 2.0”.

Le webmail più evolute (come quelle di Google e Yahoo!) contengono già infatti molto di quello che Facebook chiama “grafico sociale”, cioè la connessione tra persone. Basta pensare a ciò che accade quando ci iscriviamo a un nuovo social network: per prima cosa, il sistema chiede di poter scandagliare la posta elettronica del nuovo utente per trovare nuovi contatti. A pensarci bene, Google e Yahoo! hanno capito che nelle caselle di posta di loro proprietà utilizzate in tutto il mondo ci sono già, in modo naturale, una marea d’informazioni utili per costruire servizi simili a Facebook&co.

Tante e-mail distraggono? No, se le evadi tutte

Posta

Stressati dalle e-mail? Volete qualche consiglio? Alcuni giorni fa il New York Times, in uno speciale sulle e-mail, ha affrontato il problema del cosiddetto “fattore distrazione”. Ricevere tante e-mail e dover rispondere a tutte fa perdere tempo e distrae?

Alcuni psicologi spiegano che interrompere il proprio lavoro per rispondere alle e-mail può aiutare a migliorare la propria creatività e produttività. Secondo Adam Cox, psicologo clinico che ha lavorato molto sugli effetti del multitasking e delle interruzioni dal lavoro, “quando si ricevono messaggi e-mail di lavoro, spesso questi stimolano la corteccia pre-frontale del cervello (laddove si trova la creatività) aiutandoci a risolvere i problemi”.

Lo spam che arriva… dagli Mp3

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Ultimamente ci stiamo occupando spesso di spam, i tanto “odiati” messaggi di posta indesiderata che molto spesso invadono le nostre caselle di porta elettronica portando con sé, nei casi migliori, tanto fastidio, e nei casi peggiori anche una bella quantità di virus e spyware. E se i software per combattere lo spam stanno diventando sempre più sofisticati, anche coloro che stanno dietro a questi messaggi si adeguano, creando nuove forme di pubblicità occulta.

È il caso di questi ultimi giorni, in cui numerosissime persone stanno ricevendo messaggi di spam… audio. Si tratta di file Mp3 che vengono inviati come allegati alle mail di posta indesiderata. Aprendoli, si ascoltano (magari dalla voce suadente di una signorina) le stesse informazioni che si potrebbero leggere nei messaggi dello stesso tipo: guadagno facile, viagra, sesso, e così via.

Sentenc.es, e ti “liberi” dall’e-mail

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Oggi è venerdì. Ricordate il post di qualche giorno fa in cui vi raccontavamo di un’iniziativa di alcuni manager di importanti società di non leggere la posta elettronica di venerdì per “disintossicarsi”? Ci avete scritto in molti dicendo che una soluzione del genere sarebbe impensabile e farebbe rischiare soprattutto chi con l’e-mail ci lavora di perdere contatti e affari importanti.

Allora proponiamo un’altra soluzione per tentare di disintossicarsi. Sto parlando di Sentenc.es. Si tratta di un progetto, anche questo abbastanza provocatorio, che spiega come risparmiare tempo nel rispondere a ogni singola lettera; particolarmente indicato a chi ha la posta in arrivo sempre piena. Il trucco per non soccombere? Copiare lo stile asciutto degli Sms.

Venerdì, giorno libero da e-mail

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Una premessa è doverosa. Se utilizzate prettamente internet a casa e non per ragioni di lavoro, allora forse non capirete a pieno l’importanza di questo post. Ma se invece ricevete numerose e-mail di lavoro e vi sentite assediati (come me :D)… allora leggete con attenzione. Sono numerosi i professionisti che, sommersi dalla posta elettronica, hanno deciso di istituire il venerdì un giorno “e-mail free”, libero da e-mail.

Come faranno? Semplicissimo: alcuni non apriranno la propria casella; altri hanno addirittura promesso di cancellare, il venerdì, tutta la posta in arrivo. L’e-mail non è proibita, spiegano i fautori dell’iniziativa “Zero e-mail fridays”, ma l’ultimo giorno lavorativo (per molti) della settimana vedrà le comunicazioni faccia a faccia o via telefono più gradite.

Hai un blog? Aiuta uno studente

Word

Quando si parla di aiutare gli altri ognuno di noi ha un modo tutto suo. Chi fa beneficienza donando denaro, chi donando del tempo, chi facendo sacrifici. Dal blog di Google arriva una proposta molto particolare che permetterà a tutti di aiutare semplicemente con il proprio blog.

In particolare, il tipo di aiuto è quello dedicato agli studenti e ai docenti. Esiste un sito, infatti, chiamato “Donors Choose”, che permette ai docenti di inserire online il materiale di cui avrebbe bisogno la classe per lavorare meglio (e che la scuola non può permettersi). Come si può aiutare anche solo attraverso la posta elettronica o un blog? Aprendo delle “challenges” (competizioni), una specie di raccolta fondi “condivisa” tra amici, parenti, conoscenti per raggiungere un obiettivo.