
Browser War: IE risorge, Firefox crolla e gli altri vivacchiano [mercato]

Stanno spuntando come funghi una serie di servizi che faciliterebbero la compravendita di oggetti, e non solo, online. Giusto qualche giorno fa vi ho presentato due servizi davvero molto interessanti che permettevano di creare annunci di proprie vendite in pochissimo tempo. I trattava, in ordine cronologico, di tinypay.me e di UploadNSell.
I servizi erano e lo sono ancora gratuiti e senza necessità di registrazione. Se da un lato la mancanza di registrazione favorisce una diminuzione dei tempi necessari per la creazione dell’annuncio, dall’altro dobbiamo rinunciare a delle funzioni che sono del tutto assenti da questi due servizi (proprio a causa dell’assenza del modulo per il login).
Ebbene sì, sarà perché ha una grafica molto semplice o intuitiva, un motore di rendering molto veloce o semplicemente perché è targato Google, sta di fatto che Google Chrome sta piacendo a tutti, tanto che la sua nicchia di mercato continua a rosicchiare pian piano punti percentuale ai grandi rivali che stanno sul mercato da tempo. Grandi rivali come Safari, il celebre browser Apple, che però ha dovuto soccombere alla concorrenza di Google Chrome, visto il sorpasso attuato dal browser Google negli scorsi giorni.
Dopo un esordio esaltante, Bing continua imperterrito a macinare utenti, guadagnando continuamente nuove quote di mercato (anche se il predominio di Google sembra ancora intoccabile) a danno dei diretti concorrenti, come ad esempio Yahoo Search, spodestata dal trono di secondo motore di ricerca negli USA dopo poche settimane dal lancio di Bing. Dopo qualche mese, il motore di ricerca made in Redmond ha segnato un altro colpaccio a suo favore: dati alla mano, avrebbe tra le mani il 10% delle ricerche effettuate negli USA.
Che gli utenti in grado di permettersi un Mac fossero pochi rispetto alla media totale è ormai risaputo, nonostante negli ultimi anni il costo delle macchine create da Apple sia sceso per alcuni modelli i computer prodotti dall’azienda di Cupertino restano ancora un prodotto tutto sommato d’elite, scelto da una fascia di utenti prevalentemente professionale, che sceglie un prodotto estremamente stabile e funzionale ad un costo ovviamente comparato.
Il tempo passa, il web si evolve, e con lui i nuovi browser che vanno a sostituire ogni giorno quelli vecchi, mandandoli in pensione e lasciandoli cadere il più delle volte nel dimenticatoio. Eppure, alcuni browser come Internet Explorer 6 sono duri a morire, e continuano a mantenere importantissime quote di mercato, a discapito di browser più moderni ma meno conosciuti dalla stragrande maggioranza degli utenti, che a volte dimostra addirittura di non sapere cos’è un browser. Prova ne sia il fatto che Internet Explorer 6, rilasciato nell’ormai lontanissimo Agosto 2001, continua a detenere la fetta più grande di mercato: il 25%.
Dopo aver sincronizzato i Contatti, le EMail e i Calendar, Google introduce la sincronizzazione della funzione Suggested Search fra versione Desktop e Mobile.
Per ora la sincronizzazione è disponibile per dispositivi Android, iPhone e Palm OS. Purtroppo in Italia dovremmo attendere ancora per poterla sperimentare, al momento infatti è disponibile solo per gli Stati Uniti.
Vista l’enorme importanza ricoperta negli ultimi tempi dai Social Media nel promuovere la propria attività online senza costi esagerati, monitorare i trend di crescita, i nuovi gusti degli utenti, gli argomenti più “caldi” e scoprire nuove tendenze su cui puntare, trovare un metodo efficiente per monitorarne il maggior numero possibile e ricavarne un bagaglio di informazioni il più ampio possibile diventa assolutamente indispensabile, per non rimanere indietro nelle strategie di Marketing più moderne.
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